(ASI) Roma - “Viste anche le cifre ricevute da parte dei dipendenti di Alitalia, che certo non consentono loro di trascorrere una serena Pasqua come era auspicabile per tutti i lavoratori, credo che si debba assolutamente prendere atto della necessità di un’azione coordinata e condivisa per mettere in sicurezza il dossier. ITA deve partire; per farlo l’unica strada è concedere in affitto i rami di azienda di Alitalia alla nuova compagnia.
Ribadisco che un’offerta di mercato non può essere il giusto mandato da dare alla ITA, ma che occorre insistere sull’investimento su un asset strategico per rilanciare il trasporto aereo in Italia. Pertanto, le dimensioni della flotta e il perimetro rimangono aspetti cruciali da affrontare, eliminando del tutto la malsana quanto errata idea che una mini-compagnia possa stare in piedi. Invito la Commissione Europea a valutare solo gli aspetti tecnici e normativi, astenendosi da valutazioni strategiche che non le competono e che solo il nostro Paese può decidere di fare. Piuttosto, sul fronte del rispetto della concorrenza, sarebbe opportuno che la Commissione verificasse il comportamento di altri vettori e l’ammontare delle risorse che ricevono a titolo di incentivo, alterando il mercato. Mi domando come mai per Francia e Germania, ad esempio, non sia stato eccepito nulla. C’è forse una disparità di trattamento?”.