(ASI) Roma, “Nella lettera inviata alla Ministra, Mara Carfagna, ho espresso il mio personale ringraziamento, anche in veste di Segretario di Periferia Italia, per aver rimesso al centro del dibattito politico nazionale il Mezzogiorno e le aree interne, con la preannunciata convocazione del Comitato per le Aree Interne nelle prossime settimane.
Ho anche rivolto il mio apprezzamento all'iniziativa “SUD - Progetti per ripartire”, intrapresa dalla Ministra, e alla campagna di ascolto diffusa attraverso la quale i cittadini interessati potranno suggerire i propri contributi. Ho sottolineato, però, quanto il piano di investimenti nelle aree interne individuato, di 2 miliardi per i prossimi 7 anni, sia assolutamente inadeguato a questi territori, se l'obiettivo è quello del rilancio effettivo di periferie e aree interne. Secondo i calcoli di Periferia Italia, basati su dati oggettivi, solo per il rilancio dell'occupazione nelle aree interne e nelle periferie ne occorreranno ben di più. Motivo per il quale diventa sempre più urgente dare impulso al progetto del Reddito di Residenza Attiva, del quale sono ideatore e promotore da ex consigliere regionale in Molise e che auspico venga allargato a tutto il territorio nazionale. Misura che ha l'obiettivo di favorire il ripopolamento di piccoli comuni, con meno di 2000 abitanti, incentivando le piccole attività e quindi l'economia locale, attraverso un contributo pubblico di 24 mila euro distribuito in tre anni, pari a circa 700 euro mensili. Da destinarsi a chi decide trasferirsi dai comuni italiani con più di 2000 abitanti o dall'estero in piccoli borghi. Il contributo è valido per tutti coloro che vogliono trasferirsi stabilmente e contestualmente aprire un'attività lavorativa. Ulteriori fondi saranno poi necessari per investire in modo efficace nel settore della sanità, il cui declino, soprattutto al Sud e nelle aree interne e periferiche, è stato evidenziato in questo periodo di pandemia dai dati più recenti, relativo all'intero territorio nazionale, che riferiscono della chiusura, negli ultimi 10 anni, di ben 200 ospedali, del taglio di 45 mila posti letto, della riduzione di 10 mila unità nel personale medico e di 11 mila in quello infermieristico. Altri settori che dovranno essere sostenuti, con fondi ben più consistenti dei 2 miliardi previsti, quelli della cultura, scuola, patrimonio storico, artistico e archeologico. E il comparto agricolo, volano economico di queste aree e di tutto il Paese, con bandi indirizzati al biologico che garantiranno sviluppo e sostenibilità ambientale. Il nostro obiettivo è il rilancio di periferie e aree interne attraverso il ripopolamento, l'adeguamento delle strutture e dei servizi e l'incentivazione dei diversi settori che garantisca una crescita economica, sociale e ambientale del territorio”. Così Antonio Tedeschi, Segretario di Periferia Italia, in una lettera indirizzata alla Ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna.