(ASI) La variante del Covid19 inglese è quella che sta spaventando di più gli scienziati ed il Governo. L’Italia si vede colpita a tal punto che l’Esecutivo è costretto ad alzare le soglie di allerta. Aumentano così le Regioni in zona arancione e rossa. Il bollettino supera la soglia dei ventimila nuovi contagiati al giorno. Si torna a registrare un alto numero di ricoverati e di morti.
Il tasso di positività al virus è salito in questi ultimi giorni al 5,8 per cento. Lombardia, Campania ed Emilia Romagna da sole contano la metà dei casi. Anche l’Europa è colpita dalle varianti. Ma quella che aggredisce di più è quella inglese. Il Governo si sta dunque allarmando ed interrogando insieme al Comitato Tecnico Scientifico. L’ipotesi è quella di un nuovo periodo di restrizione e confinamento nazionale. Tuttavia non pervengono ancora dati sufficienti per essere decretato . Nella riunione riservata di martedì scorso a Palazzo Chigi, prima della conferenza stampa di Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini, il Presidente del Consiglio Mario Draghi, I tecnici ed i ministri competenti, si sono visti immersi in un piano di lavoro per studiare nuove misure di contenimento per arginare l’ondata del Covid19. La preoccupazione è quella che il Paese possa tornare a superare il picco di quarantamila casi raggiunto in autunno. La differenza è tuttavia la campagna vaccinale. Per i vertici di Palazzo Chigi, trovarsi ad affrontare una nuova ondata durante questo periodo sarebbe da considerarsi critico. La variante del Coronavirus mutato, rafforzato e più aggressivo, colpisce anche i giovanissimi ed i bambini. Il nuovo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) dovrà contenere l’urto di eventuali nuove ondate.
La crescita del contagio richiederebbe un’accelerazione nella risposta da parte del Governo, se non si vorrà essere travolti. Sono queste alcune delle parole spese dal Presidente dell’Emilia Romagna, e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. Guido Bertolaso, consulente della Lombardia per il piano vaccinale, teme che l’Italia intera, Sardegna esclusa, stia andando a passi lunghi verso la zona rossa totale. Intanto si è data la possibilità ai Governatori delle Regioni di chiudere le scuole anche nelle zone arancioni e gialle. Ai vertici del Governo si sta discutendo quali possano essere le misure più adatte per arginare la pericolosità del Covid-19. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha brevemente chiarito che i numeri, secondo la previsione degli esperti peggioreranno ancora. L’indice di contagiosità RT è sopra il numero 1,00. Le nuove ordinanze faranno scattare la zona arancione in molte Regioni e anche il rosso. È sempre Roberto Speranza a dichiarare che : “Stiamo procedendo ad una verifica continua ed ininterrotta la congruità delle misure. Non vi è tuttavia la possibilità di emanare un decreto al giorno. Il modello è automatico, dove il virus corre in maniera maggiore scattano le misure di contenimento.” Il momento che sta attraversando l’Italia è drammatico.
Le terapie intensive rischiano di andare in sofferenza. Ma è proprio la strategia del Governo a prevedere un’azione forte e coordinata nei confronti delle amministrazioni locali. L’obbiettivo principale è quello di tenere in allarme le aziende sanitarie locali, i sindaci ed i Presidenti delle Regioni. A questo punto si potrebbe intervenire sui nuovi focolai ed isolare le zone a rischio. Questo può prevedere un fermo alla mobilità, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, la stretta sui bar, ristoranti e negozi. Si prevedono ancora sacrifici importanti per i gestori delle attività e delle famiglie. Il Governo ha inoltre preventivato che i ristori, e quindi i fondi di remunerazione per le imprese arriveranno al più presto.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia