(ASI) Roma -"Nel difficile periodo che stiamo vivendo riteniamo potenzialmente molto pericolosa per famiglie e piccole imprese l'entrata in vigore dal 1° gennaio, in attuazione di un Regolamento europeo del 2013, delle nuove norme sulla classificazione delle inadempienze nei confronti del sistema creditizio.
Una normativa che, volendo spingere le banche a classificare con immediatezza nel proprio bilancio i pagamenti in ritardo, di fatto rischia di penalizzare moltissimo imprese e cittadini, che non avranno più la possibilità di accedere al credito. In base alle nuove indicazioni, infatti, la banca dovrà considerare come inadempiente un soggetto che è indietro nei pagamenti da oltre 90 giorni, per un ammontare minimo di 500 euro nel caso di imprese e 100 euro nel caso di persone fisiche. Sappiamo tutti che in Italia c'è una situazione sul fronte dei pagamenti commerciali storicamente diversa rispetto a quella di altri Paesi. Pertanto crediamo sia errato, a maggior ragione in questo momento, considerare come identiche in partenza situazioni che in realtà sono ben diverse, dando spazio a pericolose asimmetrie. Per questo, come MoVimento 5 Stelle, riteniamo opportuna una sospensione di questa pericolosa entrata in vigore. Laddove non fosse possibile, auspichiamo che il sistema bancario riesca a trovare soluzioni che attenuino l'impatto di queste nuove norme e allo stesso tempo lavoreremo, attraverso provvedimenti legislativi nazionali, a modalità di sostegno alle imprese in grado di evitare che minimi sforamenti temporanei possano rischiare di affossarle definitivamente". Lo comunicano in una nota Daniele Pesco (M5S), presidente della Commissione bilancio del Senato ed Elio Lannutti, capogruppo M5S in Commissione banche.