(ASI) Abruzzo- É stata richiesta a gran voce da più parti, sia nel mondo della politica, sia dell'imprenditoria che del mondo civile che l'Abruzzo, entri nella Zona Gialla prima di Natale. Lo scorso 6 dicembre, il Governatore d'Abruzzo Marsilio, con ordinanza n.106 aveva fatto entrare l'Abruzzo in Zona Arancione, uscendo dalla Zona Rossa.
Ma, il Governo ha fatto ricorso al Tar Abruzzo facendo annullare il provvedimento amministrativo regionale, rifacendo risprofondare l'Abruzzo in Zona Rossa, anche se solo per la giornata di Sabato 12 dicembre.
Facendo i conti, dal punto di vista burocratico, se non ci saranno delle deroghe, considerando il buon andamento epidemiologico del Covid19, l'Abruzzo dovrà aspettare 14 giorni per uscire dalla Zona Arancione, cioè oltre il Natale e ciò sarebbe molto negativo per il tessuto economico e sociale della regione.
Pertanto, il Presidente Marsilio sta cercando dal canto suo di ottenere la Zona Gialla se non per il 21, almeno per il 23 dicembre, in tempo per gli spostamenti natalizi.
Se ciò non accadesse, sarebbe disastroso non solo per le famiglie che non potranno abbracciare i cari che vivono anche in Comuni limitrofi, ma soprattutto per i ristoranti e i negozi di prodotti tipici, siti nei piccoli centri di provincia che hanno nelle festività i loro giorni di maggiore lavoro e guadagno.
Infatti, i ristoranti e i negozi tipici dei piccoli centri, sono proprio quelli che sono più danneggiati da questa situazione, perché in Zona Arancione viene imposto il divieto di uscire dal proprio Comune di residenza, e così queste attività rischiano di non guadagnare proprio nei giorni di Natale e Santo Stefano.
Essi, infatti soprattutto nel fine settimana e nei giorni di festa, sono la meta preferita di turisti, affezionati e amanti della cucina e della vita tradizionale che sono disposti a fare chilometri e a pagare pur di vivere attimi di serenità lontano dallo stress delle città, respirare aria pulita, mangiare i piatti preferiti, sorseggiando un buon vino delle nostre colline.
I ristoratori dei piccoli centri sono l’anima della nostra Patria, ricca di tesori enogastronomici, naturali, storici e artistici che ci invidiano ovunque e ne fanno la Nazione più prestigiosa e bella del mondo.
L’Abruzzo non ha nemmeno la metà degli abitanti del Comune di Roma, non può il Governo centrale prendere delle decisioni uguali che valgono per tutto il territorio nazionale, senza tenere conto delle istanze che provengono dai territori locali, perché non si può trattare un piccolo Comune pedemontano o montano dell’Appennino Abruzzese come una metropoli con milioni di abitanti.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia
N.B.: La foto dell'Abruzzo fisico è tratta da Wikipedia