(ASI) Roma - «I concorsi ordinari non produrranno insegnanti neanche per il prossimo anno scolastico. Azzolina accetti di ragionare sul progetto di stabilizzazione dei docenti che abbiamo presentato a marzo o nel 2020/21 la situazione - già ora difficile per i ritardi del ministro - diverrà ingestibile». Lo afferma il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura a palazzo Madama.
«Meno insegnanti titolari - spiega Pittoni - vuol dire più classi "pollaio" e quindi minore qualità e, soprattutto, meno sicurezza sanitaria. Se non vuole rendersi responsabile di una catastrofe, il ministro dell'Istruzione prenda coscienza che i suoi concorsi ordinari non sono attivabili prima di febbraio/marzo (pandemia permettendo). Anche riuscendo a svolgere le prove scritte ad aprile, non ci sarà il tempo per concludere procedure che, tra correzione degli scritti e successivo svolgimento degli orali, richiederanno non meno di altri sette mesi. E sarà troppo tardi per evitare il disastro. Senza contare - conclude Pittoni - che il numero di posti previsto è ridicolo rispetto alle necessità».