(ASI) Roma - “Un' altra notte di violenza al centro di accoglienza di Monastir, dove due gruppi di algerini hanno costretto le forze dell'ordine ad intervenire per fermare i duri scontri che hanno provocato gravi danni e sei feriti. Quella del centro di accoglienza è una ferita aperta nel cuore della Sardegna, su cui da mesi chiediamo al Governo di intervenire con una pioggia di interrogazioni parlamentari che ad oggi non hanno avuto né risposta formale, nè si sono visti i provvedimenti, in termini di dotazione di uomini e mezzi, per garantire le minime condizioni di normalità a chi lavora nel centro e ai cittadini che vivono nell'area. Con quest'ultimo episodio si è superato ogni limite: siamo vicini agli agenti delle forze dell’ordine che vanno potenziati con nuove unità da Roma, il centro di Monastir va messo in sicurezza immediatamente, attivando per i migranti algerini e tunisini (che evidentemente non scappano dalla guerra) le procedure di rimpatrio. Questo non soltanto a tutela degli agenti e dei cittadini italiani, ma anche per permettere a chi davvero fugge da guerre e persecuzioni di vedere la propria posizione esaminata in tempi brevi".
Così in una nota Eugenio Zoffili, deputato e coordinatore Lega Sardegna, Presidente del Comitato Bicamerale di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.
Sulla stessa linea anche il referente provinciale Lega per il sud Sardegna, Adriano Scanu, che sottolinea "il completo abbandono da parte del Governo di tutte le criticità che riguardano la Sardegna, non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche per quanto riguarda le molte attività economiche che a causa della pandemia sono ferme e rischiano di non ripartite mai più".
Per Andrea Piras, consigliere regionale e coordinatore della Lega Giovani della Sardegna: "la nostra isola rischia di diventare il dimenticatoio dello Stato, con i cittadini che insieme ai disagi delle misure anticovid, devono convivere con un crescente numero di clandestini che giorno dopo giorno si rendono protagonisti di scontri, rivolte, episodi di violenza che inevitabilmente generano paura e incertezza in tutte le nostre città".