(ASI) “Sulla riforma fiscale il governo ha deciso di cambiare tutto per non cambiare niente, nel senso che a fronte dei grandi proclami la bozza della legge di Bilancio sul tema raffredda qualsiasi entusiasmo, prevedendo uno stanziamento in tre anni di soli 4 miliardi.
Anzi, per l’esattezza non si tratta di 4 ma 2,5 miliardi nel 2022 e 1,5 a regime a decorrere dal 2023. Insomma, soltanto 1,5 miliardi per misure strutturali più 1 miliardo per misure una tantum per il solo 2022. Alla luce di tutto questo quello che è finanziato è la stabilizzazione del bonus mensile decrescente da 100 euro a zero per i dipendenti con redditi tra 28.000 e 40.000 euro, attualmente in vigore solo fino al 2021. Altro che riforma epocale. E dire che con l’attuale situazione avrebbe avuto molto più senso finanziare, anche soltanto per 2 o 3 periodi di imposta, una riduzione del prelievo fiscale sul lavoro autonomo. Mi auguro che in corso di esame sia possibile apportare modifiche a questa legge di Bilancio, secondo quella collaborazione tra maggioranza e opposizione che proprio il premier Conte ha auspicato e che attendiamo di verificare in Parlamento”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Gilberto Pichetto Fratin, responsabile nazionale del Dipartimento Finanze e Bilancio.