(ASI) "La necessità di riforma del sistema di contribuzione ai lavoratori dello spettacolo è sotto agli occhi di tutti. Intere fette di lavoratori sono esclusi dalle indennità e molti settori sono fuori dai settori di riferimento.
Dal presidente Tridico è arrivato il riconoscimento della nostra battaglia per la modifica della circolare Inps attuativa del Dl Agosto, che esclude i lavoratori dello spettacolo con contratti di lavoro dipendente alla data del 15 agosto e sulla necessità di prorogare la validità del Durc e iniziare un percorso legislativo di riforma per il sistema delle contribuzioni pubbliche. Ci sono molte criticità nei ristori e nei contributi, come denunciato da ATIP, dal Movimento Spettacolo dal Vivo, dall'UTR, da Assomusica, da AFI e dalle altre associazioni di categoria, con pecche giuridiche che dovranno essere sanate: degli stanziamenti erogati, come esempio decreto 380 del 5 Agosto 2020, ad oggi, nulla. Infatti, quasi tutte le domande di ristoro risultano attualmente sospese o rifiutate.
Sono state addirittura richieste numerose integrazioni documentali; i ristori ancora non arrivano. Molte categorie sono fuori dal perimetro, come i registi o la danza; molte sedi INPS, fra cui quella di Roma, non erogano assegno agli intermittenti dello spettacolo perché hanno contratti di lavoro dipendente, ignorando che il lavoro intermittente è lavoro dipendente. Al termine dell'indagine conoscitiva dei lavoratori dello spettacolo presenteremo una proposta di legge di riforma della regolamentazione professionale di questi lavoratori, con l'istituzione di un albo apposito e una modifica della contrattualistica, che trasformeremo anche in emendamenti alla legge di bilancio. Alle colleghe Gribaudo e Carbonaro, vogliamo sottolineare che abbineremo una nostra proposta, ma piuttosto che presentare PDL, le facciano approvare dalla maggioranza parlamentare che sostengono." Così il capogruppo di FDI in commissione Cultura, deputato Federico Mollicone.