Sicilia: Italia In Comunale chiede a Musumeci la riduzione delle firme delle liste elettorali

(ASI) Ridurre a un terzo il numero delle firme necessarie per la presentazione delle liste in vista delle amministrative in Sicilia come gesto di sensibilità in favore della partecipazione democratica, messa in difficoltà dall'emergenza sanitaria.

A chiederlo al presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, è Alessio Pascucci, coordinatore nazionale di Italia in Comune, il partito dei sindaci che conta oltre quattrocento fra sindaci e amministratori locali eletti in liste civiche di tutta Italia. 


Quella che stiamo vivendo, scrive Pascucci, sindaco di Cerveteri comune alle porte di Roma, "è una terribile pandemia che ha messo a dura prova il sistema Italia, chiamando tutte le istituzioni a sforzi straordinari per rispondere alle richieste dei cittadini. In questo clima di grande incertezza e paura tutte le occasioni di incontro a disposizione dei partiti, dei movimenti e dei progetti civici sono state ridotte per via delle norme anti-Covid ma riteniamo che sia assolutamente necessario garantire alla cittadinanza azioni di sostegno che facilitino la partecipazione democratica agli imminenti appuntamenti elettorali".

In tal senso, prosegue la missiva, "il Governo nazionale già a giugno, nella conversione in legge del dl n. 26 del 20 aprile 2020 recante “Disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l’anno 2020”, con il quale, per l’emergenza Coronavirus, sono state rinviate le elezioni regionali e comunali rispetto al periodo previsto dalla legge, ha accolto la proposta di riduzione a un terzo del numero minimo di sottoscrizioni richiesto per la presentazione delle liste e delle candidature. Una disposizione che Italia in Comune ha sostenuto fin dall'inizio in nome del buon senso che in questa fase storica impone di adeguare lo svolgimento delle elezioni a uno stato di emergenza. Questa modifica, tuttavia, è stata prevista per tutte le regioni a statuto ordinario che, ovviamente, l’hanno recepita. Tra quelle a statuto speciale, la Val d’Aosta e Trentino-Alto Adige hanno recepito la norma, ma non la regione Sicilia".

"Il prossimo 22 e il 23 novembre i cittadini della città di Vittoria nel ragusano saranno chiamati al voto amministrativo: si tratta di un comune sciolto per mafia nel 2018. Dopo questo lungo periodo di commissariamento, ritengo assolutamente fondamentale che la cittadinanza sia messa nelle condizioni di poter vivere una campagna elettorale serena grazie anche alla semplificazione della procedura per la presentazione delle liste civiche, soprattutto per un comune popoloso come quello di Vittoria che conta oltre sessantamila abitanti. Sono certo che Lei non potrà non condividere che la celebrazione delle elezioni rappresenta il principale appuntamento di partecipazione alla vita democratica di una comunità e compito della politica deve essere quello di favorire sempre questa partecipazione", conclude il coordinatore nazionale di Italia in Comune. 

Lo comunica in una nota l'Ufficio Stampa di Italia in Comune.

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