(ASI) Roma – “La Confederazione Elvetica, fa parte dell'area Schengen ma è al di fuori dei confini UE. «Si tratta di una decisione unilaterale dell’Italia di cui prendo atto», ha dichiarato la consigliera federale Karin Keller-Sutter alla radio svizzerotedesca SRF.
«La Svizzera deciderà autonomamente se consentire il rientro di persone provenienti dall'Italia», ha aggiunto la ministra di giustizia e polizia, «Abbiamo avuto contatti con l’Italia la settimana scorsa, ma non si è parlato di questa riapertura». Oltre al livello Confederale, Il presidente del Governo ticinese Norman Gobbi, ai microfoni di TeleTicino si è detto sorpreso dalla decisione italiana: «La liberalizzazione fatta in fretta e con un decreto che non è chiaro nei suoi contenuti dimostra come questa fuga in avanti non sia stata coordinata con i Paesi limitrofi». Sorprende, quindi, come il presidente Conte lanci annunci in prima serata sulla riapertura dei confini, senza aver consultato le autorità dei paesi confinanti. Ci auguriamo che questo ennesimo pasticcio diplomatico, dettato dalla solita foga di apparire, non comprometta i rapporti di vicinato con un paese serio come la Confederazione Elvetica, la quale -ricordiamolo sempre- offre lavoro a 70.000 persone italiane, in un momento di enorme crisi, e per ciò va trattata con debito rispetto. Dobbiamo chiederci come mai la Svizzera ha annunciato la riapertura di confini con Germania, Francia ed Austria, ma non con l'Italia e la risposta è molto semplice: non c'è chiarezza su regole, protocolli ed accordi da condividere. Ci si augura, quindi, che il Governo Italiano rimedi nei prossimi giorni con debita serietà mitteleuropea”. Lo dichiara in una nota il deputato varesotto della Lega Matteo Bianchi.