(ASI) Chieti - A causa dell'emergenza Covid19, le udienze nei Tribunali sono tenute tramite collegamenti da remoto in video conferenza, con riduzione ai minimi termine del contraddittorio, senza più rapporto fisico tra avvocato, cliente e giudice, con dematerializzazione dei documenti.
Questo, porterà a una digitalizzazione della figura dell'Avvocato che vede in pericolo la sua professione come noi siamo stati abituata a conoscerla fino a oggi.
A tal proposito, c'è stato in questi giorni un intervento dell'Avvocato Cristiano Sicari, autorevole legale del Foro di Chieti, sul n.8 della Gazzetta di Chieti che ha parlato proprio di come cambia, di quali rischi ci sono per la professione forense e della necessità di lottare per la tutela dei diritti degli avvocati in Italia.
"L'uso del sistema da remoto oltre a porre seri e gravosi dubbi di costituzionalità, suscitano allarme anche per la non celata volontà di dematerializzare la figura dell'Avvocato" ha scritto il legale teatino.
"Da tempo alcuni Magistrati e con essi alcune componenti della Magistratura associata supportate da frange della politica giustizialista, guardano all'Avvocato con fastidio - ha spiegato l'Avvocato Sicari - additandolo al pubblico dileggio e rendendolo responsabile di ogni male del quale il sistema giustizia soffra. Costoro tra gli interventi per ovviare a questo male, evocano ed invocano l'estremo utilizzo dei sistemi informatici nel processo, così da porre l'avvocato a distanza dalle aule di tribunale, dalle cancellerie, dai clienti (soprattutto se detenuti), in una parola distante dal Magistrato e dal sistema di giudizio. Ecco che la pandemia - ha continuato l'Avvocato Sicari - lo stato di crisi offre loro lo spunto, il grimaldello, il giustificativo per attuare un disegno che opacizzi l'Avvocato e lo ponga in un limbo del sistema giustizia".
"Dematerializzando l'Avvocato significa affievolire l'autorevolezza che ogni professionista costruisce con le proprie capacità, con i propri comportamenti, con le proprie competenze, e che ne determina l"unicità".
Il pericolo che ogni "principe del foro" veda svilito e sminuito il suo ruolo, ossia la sua professionalità, e con essa anche la tutela dei diritti e della difesa stessa del cliente, è un problema importantissimo che le istituzioni saranno chiamate ad affrontare a breve per evitare che questa emergenza da Coronavirus non si trasformi in un pretesto per rendere definitivi provvedimenti speciali anti Covid19, lesivi dei diritti e delle libertà del cittadino.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia
N.B.: La foto dell'Avvocato Cristiano Sicari c'è stata concessa da lui per l'articolo