(ASI) Questo l’annuncio fatto dal presidente venezuelano Nicolas Maduro in merito ad un’operazione svolta dalle forse di sicurezza locale contro un tentativo di invasione via mare da parte di mercenari statunitensi e colombiani che avrebbero avuto come obiettivo principale quello di uccidere l’uomo forte di Caracas.
La stampa venezuelana ha informato che domenica scorsa alcuni mercenari avrebbero tentato di entrare nel paese via mare con un’incursione simile a quella ordinata contro Cuba nel 1961 da Kennedy che si infranse però sulla Baia dei Porci per la risposta delle forze fedeli a Fidel Castro, leader della rivoluzione cubana.
Secondo quanto riportato dai media locali l’operazione antichavista sarebbe stata chiamata “Operazione Gedeone”, ed avrebbe portato allo sbarco a La Guaira, nel nord del Venezuela, di 20, forse 30 uomini armati, partiti probabilmente dalla Colombia. Un commando definito da Maduro di “mercenari terroristi”; di questi 8 sarebbero rimasti uccisi nello scontro a fuoco mentre altri 13 arrestati. Tra loro figurerebbero anche due cittadini statunitensi, prova questa per Maduro del coinvolgimento nell’operazione del presidente Usa Donald Trump.
L’ìinquilino della Casa Binca, in prima fila nel voler rovesciare Maduro ha però declinato ogni responsabilità assicurando che quanto avvenuto “non ha nulla a che vedere con il nostro governo”.
Parlando alla popolazione Maduro ha riferito che l'attacco è cominciato domenica notte con l’arrivo di due barche a motore a bordo delle quali si trovavano numerosi disertori venezuelani ex militari e membri della polizia, insieme a due cittadini americani (Luke Denman, 34 anni, e Airan Berry, di 41), di cui ha mostrato in televisione i passaporti. Secondo le autorità venezuelane nella vicenda sarebbe invischiato anche Jordan Goudreau, un ex berretto verde, veterano dell'Iraq e dell'Afghanistan, titolare di SilverCorp USA, un’agenzia di logistica della Florida che di fatto si propone come partner per "”la gestione della sicurezza in zone di rischio”.
Al riguardo il procuratore generale venezuelano Tarek William Saab ha sostenuto che Goudreau avrebbe firmato in marzo con Guaidò un accordo sulla realizzazione del progetto di attacco in Venezuela dal valore di 212 milioni di dollari, finanziato con denaro derivante dalla filiale Usa Citgo della compagnia petrolifera Pdvsa.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia