(ASI) Chiudono tutto: i locali pubblici, i bar, le discoteche, gli stadi. L’unica cosa che rimane aperta, ed è del tutto inspiegabile, è la Borsa Valori, con perdite pesantissime. Leggiamo dal Corriere della Sera di oggi martedì 25 febbraio.
“La caduta dei listini ha interessato tutta Europa e la stessa Wall Street. Ma il crollo del Ftse-Mib (-5,43%) (il listino di Milano, ndr) è stato uno dei più pesanti nella recente storia della Borsa italiana.
All’origine di tutto – prosegue il Corriere – la variabile coronavirus, che ha seminato il panico tra gli operatori. Nemmeno una delle blue-chips (i titoli delle società più importanti, ndr) di Piazza Affari è riuscita non solo a chiudere in rialzo, ma nemmeno ad avvicinarsi alla parità. A perdere di più la Juventus (-11%) danneggiata dai mancati incassi delle prossime partite che saranno giocate a porte chiuse. Poi il lusso, con Ferragamo (-8,9%) e la finanza con Nexi (-8,61%) Azimut (-7%) e Poste (-7,08%)”. Qualche altro giornale titola: “Bruciati in Borsa 30 miliardi di euro”. Questo il terribile bollettino di guerra della finanza. Oggi è assai probabile che le perdite possano continuare e così nei prossimi giorni. Quando i titoli perdono così tanto in pochi giorni la risalita del valore, se e quando avverrà, non sarà altrettanto repentina come la discesa e sarà lunga, affannosa e difficile. Tutto questo avrebbe dovuto consigliare il Ministero dell’Economia e la Consob, di sospendere le contrattazioni di Borsa Italiana almeno per una settimana, possibilmente da fare insieme con tutte le altre Borse europee (la famosa Europa) dove peraltro le cose non vanno meglio. Sarebbe una decisione straordinaria, anomala e eccezionale naturalmente, ma siamo in una situazione d’emergenza e questa auspicabile decisione avrebbe lo scopo di evitare ulteriori danni all’economia e ai mercati dell’Italia e degli altri Stati.
Fortunato Vinci – Agenzia Stampa Italia
Fonte: autore Stefano stabile https://it.wikipedia.org/wiki/File:Palazzo_Mezzanotte_-_Piazza_Affari_-_Milano_-_Italy.JPG
