(ASI) Roma - "Lo sciopero selvaggio di oggi rischia di mettere Roma in ginocchio e di bloccare una città. Il diritto a scioperare è sacrosanto e su questo non vi è alcun dubbio. Il dubbio che ho riguarda piuttosto la sua possibile strumentalizzazione.
Virginia Raggi è accusata da sindacati e opposizioni di voler indebolire le aziende partecipate e di voler licenziare i lavoratori, ma l’obiettivo di questa amministrazione è esattamente il contrario. Ce lo ricordiamo tutti: ad accoglierla in Campidoglio, all’inizio del suo mandato, c’erano cumuli di rovine. Su ATAC pesavano 1,3 miliardi di debiti, ma l'azienda del trasporto pubblico è stata risanata, e per la prima volta il bilancio di ATAC ha chiuso in positivo, rimanendo pubblica! C’è da dire, soprattutto, che questa Amministrazione ha già rimesso su strada 400 mezzi e presto ne arriveranno altri: i primi 227 sono in circolazione già da quest’estate e nei prossimi giorni ultimeremo la fornitura. Anche AMA, l'azienda dei rifiuti, resterà pubblica ma come ha detto più volte Virginia non approveremo bilanci non veritieri. Su Roma Metropolitane c’è un piano di riorganizzazione e di risanamento. I lavori della metro C non verranno interrotti. Rimarrà pubblica e sarà garantito il mantenimento dei livelli occupazionali. Riepilogando: con Virginia Raggi le società partecipate non vengono inghiottite dal tritacarne della privatizzazione – alla quale, per logica e prassi, non sta di certo a cuore la qualità del servizio offerto al cittadino – e vengono risanate. Riepilogati i fatti e le intenzioni di questa amministrazione, mi viene da pensare che lo sciopero di oggi è figlio della solita narrazione: si ripete all'infinito che un'azienda pubblica non funziona, anche quando c'è chi si sforza di invertire la rotta, per convincerci che il privato funziona meglio ed è la soluzione di tutti i mali. Una volta inculcata questa idea, il percorso per giungere alla privatizzazione delle aziende pubbliche diventa breve. Il punto è che quelle privatizzazioni sottraggono porzioni di beni comuni alla collettività. Il Movimento 5 Stelle si è sempre opposto a tutto questo. Chi sta fomentando i lavoratori a scendere in piazza contro il percorso di cambiamento intrapreso, può dire altrettanto?".
Così su Facebook la senatrice del Movimento 5 Stelle Paola Taverna, vicepresidente del Senato.