(ASI) Roma – “Il governo giallofucsia è uscito allo scoperto e ha varato la prima tassa sulle spalle degli italiani con l’introduzione di una nuova voce nel bollettino Tari, la tassa sui rifiuti, nascosta tra le maglie del ddl Salvamare. La Lega, in commissione Ambiente alla Camera, si è opposta a questo balzello che colpirà tutte le famiglie e le imprese, ma la maggioranza ha votato contro la nostra proposta sulla copertura con risorse statali”.
Lo dichiarano i deputati della Lega in Commissione Ambiente: Elena Lucchini (capogruppo), Alessandro Manuel Benvenuto (presidente), Mirco Badole, Luigi D'Eramo, Claudia Gobbato, Ugo Parolo, Elena Raffaelli, Vania Valbusa e Sergio Vallotto.
“Il provvedimento Salvamare – spiegano i deputati del Carroccio – in commissione è stato snaturato dei suoi principi iniziali di tutela dell’ambiente e di salvaguardia dei fondali e si è trasformato in un boomerang per i pescatori che, per la raccolta accidentale, non vedono ancora riconosciute quelle premialità in punti aggiuntivi nel sistema punti per le infrazioni, previste invece nel testo iniziale, per ora solo promessi. Caos, inoltre, sulla differenziazione nella classificazione tra rifiuti urbani e rifiuti speciali a seconda che i materiali siano raccolti o meno in acque che ricadono sotto la competenza di un’Autorità di sistema portuale. Infine, imbarazzante il copiaincolla del nostro emendamento per l’estensione del Salvamare anche alle acque interne – fiumi, laghi e lagune -: unico atto di buonsenso, che una maggioranza incapace vorrebbe intestarsi”.