(ASI) "Occuparsi di 225 mila studenti con disabilità su 7,8 milioni continua ad essere tempo sprecato per il Governo del cambiamento, che in due anni non si è fatto scrupoli nel negare il diritto allo studio costringendo spesso i genitori a tenere i propri figli a casa, o in strutture private, sino alla nomina dell'insegnante".
Così in una nota Alessio Pascucci ed Elisa Barbuto, rispettivamente coordinatore nazionale di Italia in Comune e referente della regione Friuli.
"Una scuola aperta e accessibile a tutti è un principio costituzionale che viene tradito ogni giorno nel nostro Paese. Un diritto che, se fosse assegnato per tempo, darebbe la possibilità ai nostri ragazzi di essere allo stesso passo degli altri, e cioè tutti in classe per l'avvio dell'anno scolastico, in nome dell'articolo 14 del D.Lgs. 66/17 sulle norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità".
"Quello dei tanti ragazzi disabili che sono ancora impossibilitati a frequentare le scuole per mancata nomina o individuazione e disponibilità dell’insegnante di sostegno o dell'assistente all’autonomia e alla comunicazione è una vergogna del nostro Paese al quale chiediamo venga messo un argine. L'inclusività scolastica - conclude la nota di Italia in Comune - non può e non deve essere oggetto di diatriba politica. Su questo siamo pronti ad incalzare il nuovo governo affinché dia subito un segnale di apertura e dialogo nei confronti degli oltre duecentomila ragazzi e delle rispettive famiglie costrette a vivere una situazione di intollerante disagio e isolamento".