(ASI) - Si fonda su nuovi e vecchi pilastri il programma di governo che Giuseppe Conte ha presentato alla Camera nel suo discorso per ottenere la fiducia: la manovra e una nuova legge elettorale, la sicurezza, l'ambiente, le tasse e i migranti.
Il premier ha spiegato che "il programma non è l'elencazione di proposte eterogenee che si sovrappongono, né la sommatoria delle diverse posizioni politiche che sostengono questa iniziativa. E', al contrario, una sintesi programmatica che disegna l'Italia del futuro, un progetto di governo del Paese fortemente collocato sul piano politico. Il governo M5S-Pd è un progetto politico di ampia portata, anche culturale che si sviluppa su un orizzonte temporale ampio, che finisce per abbracciare l'intero arco della legislatura".
Nello specifico, il discorso ha affrontato diversi temi, dalla scuola all'ambiente, passando per il sociale e il fisco fino all'annuncio di una banca pubblica per il rilancio degli investimenti al Sud. La priorità, comunque, resta la legge di Bilancio, che dovrà rispondere alle esigenze di crescita e di sostenibilità finanziari e che secondo Conte "sarà impegnativa".
"La sfida più rilevante, per quest'anno, sarà evitare l'aumento automatico dell'Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale. Le risorse saranno reperite con una strategia organica e articolata, che includerà un controllo rigoroso della qualità della spesa corrente - a questo riguardo vanno completate e rese efficaci le attività di spending review - e includerà, altresì, un attento riordino del sistema di tax expenditures, che salvaguardi l'importante funzione sociale e redistributiva di questo strumento, nonché un'efficace strategia di contrasto all'evasione, da condurre con strumenti innovativi e un ampio ricorso alla digitalizzazione".
Tra i punti fondamentali, ci sarà anche la revisione della "disciplina in materia di sicurezza alla luce delle osservazioni critiche formulate dal Presidente della Repubblica, il che significa recuperare, nella sostanza, la formulazione originaria del più recente decreto legge, prima che intervenissero le integrazioni che, in sede di conversione, ne hanno compromesso l'equilibrio complessivo". E per ultimi, ma non di minore importanza, la riforma elettorale e il taglio dei parlamentari.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia