(ASI) Il Ministero degli Interni comunica in una nota che il decreto-legge n. 138/2011, entrato in vigore lo scorso 13 agosto, detterà "ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, a seguito dell'eccezionale situazione di crisi internazionale e di instabilità dei mercati e per rispettare gli impegni assunti in sede di Unione Europea.
Il provvedimento - aggiugne il Viminale - oltre a numerose misure di contenimento della spesa pubblica, adotta disposizioni per l'adeguamento della disciplina dei servizi pubblici locali al referendum popolare e alla normativa dell'unione europea, per la riduzione dei costi degli apparati istituzionali, del trattamento economico dei parlamentari e dei membri degli altri organi costituzionali, per le incompatibilità, per la riduzione delle spese per i referendum. Prevista la soppressione di Province e il dimezzamento dei consiglieri e assessori, e la riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica nei comuni. Viene varata l'unione municipale, organismo costituito dai comuni contermini con popolazione pari o inferiore a 1.000 abitanti, per l'esercizio in forma associata di tutte le funzioni amministrative e dei servizi pubblici di spettanza comunale".