(ASI) "Nel 2018 e nei primi mesi del 2019 si è registrato in Italia un aumento delle aggressioni il cui unico movente è l’odio nei confronti delle persone lesbiche, gay e trans.
Un'Italia che si riscopre intollerante e violenta, in cui le aggressioni avvengono spesso nell’indifferenza generale delle persone che vi assistono e con la complicità di forze politiche che nicchiano, assecondano, sminuiscono la gravità di questi crimini". Così in una nota Alessio Pascucci e Antonella Sassone, rispettivamente coordinatore nazionale e dirigente di Italia in Comune.
"Noi di Italia in comune siamo dalla parte dei diritti e condanniamo ogni forma di violenza, di intolleranza, di prevaricazione tra le persone. E lo dimostriamo nelle comunità che amministriamo dove non solo il 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, ci ricordiamo di fare delle iniziative. Nelle nostre comunità ogni giorno, con azioni concrete e assumendocene la responsabilità di amministratori e cittadini, facciamo tutto ciò che è giusto per abbattere le barriere di pregiudizio, di ignoranza e di odio rispetto all’orientamento sessuale e all’identità di genere", prosegue la nota.
"Tutto questo mentre l'altra Italia, quella dell'imbarazzante Congresso di Verona sostenuto dal governo, vorrebbe riportare il nostro Paese al medioevo dei diritti. Noi non lo permetteremo e continueremo a lavorare affinché, come previsto dall’Agenda 2030 nessuno sia lasciato indietro e discriminato, con la consapevolezza che il superamento del pregiudizio e della discriminazione non è un processo naturale ma necessita di essere governato e indirizzato attraverso azioni e progettualità di lungo respiro", concludono i dirigenti di Italia in Comune.
Lo comunica in una nota l'Ufficio Stampa di Italia in Comune.