(ASI) Il caporalmaggiore David Tobini, è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco a nord-ovest di Bala Murghab, nella parte occidentale del Paese un paracadutista delle Nembo. È la quarantunesima vittima italiana nel Paese asiatico dall'inizio della missione, nel 2004, ad oggi.
Nell'attacco sono rimasti feriti altri due suoi commilitoni e uno di loro è in pericolo di vita. Il ministro della Difesa Ignazio la Russa ha spiegato che i militari italiani sono stati colpiti da un doppio attacco. Alle 4.15 di mattina, i soldati, assieme a forze afghane, sono entrati in un villaggio dove erano stati segnalati materiale esplosivo e ordigni. Poi ha spiegato
La Russa - è intervenuta la forza aerea di reazione alleata con quattro elicotteri, un aereo francese e uno americano che hanno bombardato la zona, consentendo l'evacuazione, «dopo un periodo non breve», alle forze italiane presenti sul territorio. Mentre il Presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi ha dichiarato , in una nota "Siamo vicini alla famiglia del paracadutista caduto in Afghanistan e a quelle dei due militari rimasti feriti nell’agguato. A tutti i nostri soldati impegnati nelle operazioni di pace contro il terrorismo rinnoviamo la gratitudine del Governo e del Paese".
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione