(ASI) "Quando si parla di ciò che rimane del vecchio Istituto per Minorenni possiamo sicuramente dire che Il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità sta gettando sul cotto acqua bollente vista la disastrosa situazione venutasi a creare".
-Ci va duro nell’affermare ciò Mauro Nardella Segretario Generale Territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria-
"Del vecchio carcere che ospitava fino al sisma del 2009 un Istituto Penale per i Minorenni, che contava 16 stanze per giovani detenuti, che copriva il fabbisogno di Marche, Abruzzo e Molise e chiuso con eccessiva facilità, col pretesto dei danni provocati dal sisma, dall’allora ministro della Giustizia, oggi rimane solo un Centro di prima accoglienza dove i minori vengono temporaneamente collocati in attesa di essere trasferiti presso altri istituti di pena dopo l'udienza di convalida".
-Spiega Nardella-
"E’ venuto così meno un importante presidio che, in una realtà devastata dalle ire della natura, avrebbe creato indotto e occupazione. Se a ciò aggiungiamo che dopo il terremoto del 2016 la palazzina ex Centro di Giustizia Minorile dichiarata è stata anch’essa dichiarata inagibile costringendo il pochissimo personale di Polizia Penitenziaria rimasto e lasciato abbandonato a se stesso a trasferire i propri uffici nell’edificio del Centro, possiamo tranquillamente definire debordante la situazione venutasi a creare".
-Sottolinea il sindacalista-
"Oggi i 5 agenti rimasti vivono drammaticamente la loro condizione professionale. La maggior parte di essi hanno alle spalle quasi 30 anni di servizio (una delle quali di circa 60 anni); tutti vivono l’incubo di congedi ordinari fermi alla fine del 2016; sottopressione per la vita vissuta in promiscuità con i soggetti arrestati, in spazi che farebbero vergognare finanche i fautori della sentenza c.d. “Torreggiani”;vittime di continue minacce ed insulti durante le 96 ore previste per l’ accoglienza degli “ospiti” nel centro e privati di caserma agenti, spaccio, mensa e spogliatoi.
Gli agenti per non bloccare l’attività amministrativa del Centro e garantirsi parte dei diritti soggettivi quali riposi, permessi ed altro, in più di un’occasione hanno dovuto prendere servizio in condizioni di salute davvero menomate, effettuare turni di 12 ore con ore di straordinario che solo in parte vengono retribuite.
Insomma…una condizione che qualunque Stato civile non sarebbe in grado di accettare!"
-Tuona Nardella-
"A tutto questo la UIL dice Basta!!! Esorta i competenti uffici a prendere urgenti ed improcrastinabili provvedimenti per ovviare alla vergognosa situazione venutosi a creare. Comunica che qualora a breve non saranno prese in considerazione le sacrosante richieste di adeguamento dell’organico e rivisitazione delle strutture del Centro si attiveranno tutte le legittime manifestazioni di protesta che saranno di volta in volta annunciate".