(ASI) “Non sono Babbo Natale, ma il Commissario europeo all’economia Pierre Moscovici”.L’alto esponente del vecchio continente ha chiesto più rispetto e rimandato oggi al mittente l’espressione sarcastica usata, ieri nei suoi confronti, dal leader leghista Matteo Salvini.
Quest’ultimo è tornato però alla carica ribadendo, in mattinata, che la legge di Bilancio non sarà cambiata, nonostante il giudizio negativo di Bruxelles, poiché i cittadini non sono “un popolo di mercanti di tappeti e di accattoni”. Il collega pentastellato, Luigi Di Maio, ha ribadito il concetto, pur cercando di gettare acqua sul fuoco. Il capo politico grillino ha sottolineato quindi l’importanza del dialogo a oltranza con le istituzioni comunitarie, escludendo che l’esecutivo giallo - verde possa riscrivere il provvedimento adottato. Il premier Giuseppe Conte ha mostrato nel pomeriggio, durante la sua informativa urgente alla camera, la propria determinazione a seguire le indicazioni della maggioranza. “Nel caso in cui l’Ecofin – ha spiegato il numero uno di palazzo Chigi - dovesse decidere di aderire alla raccomandazione della Commissione”, inerente all’avvio della procedura di infrazione contro l’Italia, “chiederemo tempi di attuazione molto distesi” per “consentire alla Manovra di produrre i suoi effetti sulla crescita e grazie a questo di ridurre il debito”. La strada intrapresa è utile, a parere del ministro delle Finanze, per contrastare “il rischio di una terza recessione che potrebbe avere effetti devastanti”. Giovanni Tria ha rassicurato, al contempo, che “non sono necessari interventi straordinari di tutela del risparmio”, aggiungendo che i fondamentali economici non giustificano i livelli attuali elevati del differenziale tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi (spread tra Btp e bound). Il parametro in questione ha concluso la giornata raggiungendo i 307 punti base, ma senza schizzare a livelli più elevati previsti e temuti da molti analisti. L’indice Ftse Mib, della borsa di Milano, ha terminato le contrattazioni in lieve calo dello 0,69%, dopo aver raggiunto persino il territorio positivo. Le opinioni di una parte degli investitori sembrano, almeno per il momento, non considerare deleterie le novità apportate dal governo del cambiamento su cui nessuno avrebbe scommesso, fino a qualche mese fa, in merito alla sua possibile formazione.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia