(ASI) "Ieri le Sezioni Unite Civili della Corte Suprema di Cassazione hanno rigettato i ricorsi avanzati da privati contro la norma (contenuta nella legge di stabilità 2013 e confermata in via interpretativa con il Collegato ambientale del 2015) che ha esteso i sovracanoni di bacino imbrifero montano previsti dalla legge 959/53 anche agli impianti posti al di fuori del perimetro dei consorzi, e quindi di fatto nei comuni rivieraschi non montani.
La Cassazione ha confermato che la norma in questione, voluta e costruita da parlamentari del Partito Democratico, è pienamente legittima sotto il profilo costituzionale e comunitario.
Dopo una vicenda giudiziaria lunga 5 anni, oggi il diritto dei comuni montani - singoli o associati in consorzi - di percepire i sovracanoni in relazione a tutti gli impianti (a prescindere dal rilievo altimetrico) non può più essere messo in discussione.
Si tratta di una bella vittoria per i territori montani, che vedranno un aumento del gettito fiscale a loro favore, frutto dell'azione convinta dei Democratici nella scorsa legislatura, e che ora ci auguriamo non venga penalizzata dalle misure che il governo intende mettere in atto nel cosiddetto pacchetto della Flat Tax".
Lo dichiara l'on. Enrico Borghi, della presidenza Pd alla Camera dei Deputati.