(ASI) “Il Sud si è sentito escluso dalla narrativa della ripresa perché la ripresa c’è stata, era vera, ma nel Mezzogiorno in maniera molto limitata.
C’è stato un deficit del riformismo di sinistra, perché non abbiamo avuto una strategia corretta per il cambiamento delle istituzioni economiche e politiche che nel Sud sono ancora ‘estrattive’ e invece devono essere inclusive. Allo stesso tempo dobbiamo osservare che nel contratto di governo tra Lega e M5S al Sud sono dedicate appena 8 righe”.
Enrico Morando, viceministro uscente dell’Economia, ha aperto così i lavori del seminario sul Mezzogiorno che si svolge oggi a Napoli e che è promosso dall’associazione Libertà Eguale, di cui lo stesso Morando è presidente.
“Dobbiamo continuare a riformare le istituzioni dell’economia - queste le proposte di Morando - intervenendo prima di tutto sullo squilibrio della mobilità sanitaria tra Sud e Nord, sui tempi della giustizia civile che nel sud si allungano di 365 giorni rispetto al resto d’Italia, sull’istruzione con l’obiettivo del riequilibrio delle competenze tra Nord e Sud. Infine, serve una fiscalità di favore per promuovere l’occupazione delle donne”.
“Ovviamente - continua - servono anche riforme delle istituzioni politiche, a partire dalla costruzione della nuova sovranità europea e dalle riforme costituzionali in Italia. Nel frattempo, ispirandoci all’esempio di Milano come hub dell’innovazione del Nord, dobbiamo investire su Napoli che ha tutte le risorse per essere la capitale del nostro Sud. In particolare, bisogna dare il via all’alta velocità Napoli-Bari di cui nulla si dice nel famigerato contratto. Infine - prosegue Morando - bisogna impegnarsi perché il PD diventi anche quel partito riformista del Sud che non potrà basarsi sulla spesa scriteriata che favorisce le rendite né sul sistema clientelare delle preferenze. Né possiamo rassegnarci alla costruzione di capri espiatori o farci orientare dagli algoritmi. Serve invece - conclude - un programma serio di riforme come quelle che abbiamo oggi indicato”. Conclude la nota Morando del PD.