(ASI) Umbria - "Si vede che l'onorevole Riccardo Magi, autore di una interrogazione sul caso, e il presidente di Omphalos soffrono della sindrome di Calimero. Ogni occasione è buona per fare il piagnisteo" dichiara il senatore Simone Pillon della Lega.
"Questa volta le lacrime vengono sparse per la bibliotecaria di Todi Fabiola Bernardini, rimossa da quella che viene definita 'dittatura nera' perché a loro dire avrebbe rifiutato di spostare i libricini gender e avrebbe partecipato alla festa delle famiglie arcobaleno".
"È ben strano che l'associazione gay parli di dittatura nera quando la festa arcobaleno ebbe perfino il patrocinio del comune di Todi" prosegue Pillon con i parlamentari Virginio Caparvi, Luca Briziarelli, Riccardo Augusto Marchetti e Donatella Tesei.
"Preciso che la sig.ra Bernardini non è stata certo licenziata ma semplicemente trasferita, come altri dipendenti, per la normale rotazione imposta dalla normativa anticorruzione" precisa il vicesindaco Adriano Ruspolini.
"Sembra tuttavia che le associazioni LGBT e i loro amici (o pretesi tali) si ritengano intoccabili e superiori a tutti, perfino alla legge anti-corruzione" concludono i parlamentari umbri del Carroccio.