(ASI) Dopo l'annuncio, da parte del Viminale, del raggiugimento del Quorum relativo al Referendum popolare, sono state tante le dichiarazioni da parte dei politici di centro-sinistra per esprimere la propria soddisfazione e allo stesso tempo per lanciare dure critiche alla maggioranza.
"Un'altra banderilla al collo del toro". Così si è espresso infatti il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, commentando l'affluenza alle urne. "Le minoranze ispirate diventano con i quesiti referendari, maggioranza assoluta nel Paese. Sono state loro a trascinare l'Italia a uno straordinario, epocale traguardo. Sono stati i comitati sulle risorse idriche e l'Italia dei Valori che hanno offerto agli italiani la possibilità di esprimersi sul nucleare, sul principio che la legge è uguale per tutti, sull'acqua come bene pubblico. Un successo nato dal basso che ha consentito di raggiungere e superare il quorum. E pensare - conclude Belisario - che quando abbiamo cominciato a raccogliere le firme tutti ci ridevano dietro. A questo punto qualcuno dovrebbe trarre la giusta consegunza dall'esito del referendum. Oggi, dopo la seconda spallata in poche settimane, l'Italia è un po' più libera".
Non sono diverse le conclusioni di Mariacristina Spinosa, coordinatore provinciale dell′Italia dei Valori che in una nota afferma: "Plaudo al senso civico degli italiani e alla loro sete di democrazia. Il voto di questi due giorni e il raggiungimento del quorum sono l′espressione più bella ed autentica di un′Italia che si è risvegliata, di un′Italia che vuole cambiare e che crede nel cambiamento possibile. Nonostante i tentativi di boicottare i quesiti referendari prima e gli appelli a non recarsi alle urne dopo, gli italiani hanno saputo comprendere l′importanza di questo appuntamento elettorale - continua il coordinatore - I cittadini hanno soprattutto compreso che era in gioco la tutela di un bene pubblico come l′ac! qua da appetiti affaristici e privatistici, che era in gioco il futuro energetico del nostro Paese e la difesa del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, e quindi il valore stesso della democrazia. Lo hanno compreso da soli, con intelligenza e spirito critico, dimostrando che il tempo dell′oscurantismo delle menti è finito, e che la riscossa del popolo italiano è cominciata. L′esito referendario di oggi, e ancor prima l′esito delle elezioni amministrative, rappresentano il preciso segnale che il vento è cambiato. Quella di oggi è una vittoria straordinaria dell′Italia e degli italiani", conclude Mariacristina Spinosa.
Anche da parte del Pd sono state numerose le felicitazioni per l'esito refendario ed Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, non si è lasciata sfuggire l'occasione di lanciare una dura invettiva nei confronti del Governo. "Al di là di ogni altra possibile considerazione, i referendum ci consegnano un segnale molto chiaro: i cittadini italiani hanno licenziato il governo Berlusconi. I risultati di questi referendum - sottolinea Anna Finocchiaro - si devono innanzitutto all'impegno dei comitati promotori, ai quali va il nostro ringraziamento, alla passione dei tanti giovani che si sono mobilitati e alle forze politiche del centrosinistra. Detto questo, sento di poter fare due riflessioni. La prima riguarda il merito dei quesiti. Anche se Berlusconi in persona ha cercato di minimizzare, l'oggetto del contendere ha riguardato questioni rilevanti come le politiche ambientali, energetiche e della giustizia del governo della Destra. Mi sembra evidente che l'operato dell'Esecutivo su queste importanti materie è stato bocciato. La seconda riflessione è più politica. I numeri ci dicono che a votare sono andati anche molti elettori del centrodestra. E il risultato dei referendum, con una mobilitazione popolare che ha superato anche l'ostacolo del mancato election day e la bella stagione con i relativi inviti ad andare al mare, ci dice che la maggioranza degli italiani è ormai lontana da questo governo. Vedremo se Berlusconi in Parlamento avrà ancora i numeri. Quello che è certo è che non li ha nel Paese. Oggi gli italiani hanno licenziato il governo di Berlusconi e Bossi. Penso che il Premier farebbe bene a presentarsi in Parlamento dimissionario. E' ora - conclude Anna Finocchiaro - di rimettere la scelta del futuro nelle mani degli italiani".