(ASI) La vicenda che aveva indignato l'opinione pubblica occidentale si è rivelata una grande montatura mediatica. Amina Arraf, la blogger siriana anti-Assad che lamentava via web di essere vittima della repressione, non è mai esistita.

Il vero gestore del blog da cui partivano le accuse di questa fantomatica giovane siriana è un quarantenne americano residente ad Edimburgo, Tom McMaster, il quale così ha giustificato la menzogna di cui si è reso artefice: "Ho solo cercato di illuminare le questioni del Medio Oriente per il pubblico occidentale".

I sospetti circa l'autenticità di Amina Arraf, assurta intanto a figura mitica della cosiddetta "primavera araba", sono iniziati a circolare dopo che Tom McMaster aveva lanciato l'allarme via web per un fantomatico rapimento della giovane da parte di un commando, presumibilmente agli ordini del governo siriano. Tuttavia, proprio mentre questa notizia era in fuga sugli organi di stampa di mezzo mondo, qualche osservatore attento riscontrava che nessuno aveva mai incontrato di persona Amina e, soprattutto, scopriva che le foto pubblicate sul suo profilo Facebook appartengono in realtà ad un'altra donna. Da qui, la decisione del mistificatore americano di rivelarsi pubblicamente.