Intervista al Candidato Premier della Lega Matteo Salvini
1. Onorevole Salvini, benvenuto su ASI. La campagna elettorale è ormai entrata nel vivo. Tanti i temi che le forze politiche in gara stanno affrontando in questi giorni. Fra i tanti, uno dei più importanti per la Lega è senza dubbio quello fiscale. La ricetta che la vostra compagine propone da tempo è quella della flat-tax, che prevede l'introduzione di un'aliquota unica al 15% ed una serie di deduzioni per le fasce meno abbienti. Questa novità è sostenibile? Quali effetti stimate possano essere generati sull'economia reale dalla sua applicazione?
Noi crediamo che l’Italia si libera solo se riparte il lavoro. Per questo non ci basta una riforma fiscale, ma vogliamo attuare una vera e propria rivoluzione. L’aliquota unica sul reddito al 15%, elaborata dall’Università di Stanford è oggi realtà in moltissimi paesi. Ogni volta che viene applicata provoca l’immediata ripresa dei consumi che, a loro volta, rimettono in moto la produzione artigianale e industriale, quindi la necessità di nuovi posti di lavoro. E’ un meccanismo virtuoso dove lo Stato fa due passi indietro e la ricchezza torna a circolare liberamente tra le mani dei cittadini e delle imprese.
2. Altro capitolo fondamentale per la Lega è quello relativo alla gestione dei flussi migratori. Lei critica aspramente la politica dei tre governi a guida PD che si sono succeduti nel corso degli ultimi cinque anni a Palazzo Chigi, chiedendo una chiara e netta distinzione tra i veri richiedenti asilo e i semplici migranti economici. A darLe indirettamente ragione, almeno su questo aspetto, è stato, paradossalmente, il presidente francese Emmanuel Macron. Quanti sono esattamente i migranti economici in Italia? Come pensate di programmare i rimpatri annunciati, se doveste andare al governo?
Le statistiche del Viminale parlano chiaro: la stragrande maggioranza dei richiedenti asilo nel nostro paese non scappa da nessuna guerra o persecuzione. Sono migranti economici che tuttavia il Governo non ha la minima intenzione di rimpatriare. Noi, al contrario, ci attiveremo da subito con i Paesi di provenienza, che spesso già beneficiano di accordi commerciali vantaggiosi con l’Italia, per chiedere che si facciano almeno carico dei loro cittadini clandestini.
3. I preoccupanti dati sulla disoccupazione in Italia, ancora molto alta malgrado l'ISTAT abbia indicato qualche piccolo segnale di ripresa, rendono bene l'idea di una situazione sociale pesantemente provata dagli anni più duri della crisi. In cosa ritenete che i governi Letta, Renzi e Gentiloni abbiano sbagliato? Cosa proponente per rilanciare il lavoro nel nostro Paese?
Il principale errore dei governi targati PD è stato quello di aver dimenticato la sofferenza dei cittadini italiani. Basti citare l’ignobile gestione dei terremotati che ancora aspettano una sistemazione, le stupide leggi, una su tutte lo Ius Soli, con cui hanno tenuto per mesi ostaggio il Parlamento, senza dimenticare i fiumi di denaro spesi in un sistema d’accoglienza spesso infiltrato dalla criminalità organizzata. In questi anni i cittadini del nostro Paese sono stati relegati all’ultimo posto. Noi invece diciamo: prima gli italiani. E prima il lavoro, non solo con la flat tax, ma anche con l’eliminazione di tutti gli spesometri, gli studi di settore, le cartelle esattoriali assurde e altri simili strumenti di oppressione fiscale che ci hanno ridotto in povertà.
4.Tra le novità introdotte dal Parlamento nel corso degli ultimi sette anni, senza dubbio quella più criticata dalla Lega è stata la Legge Fornero, cui Lei attribuisce gravi conseguenze sociali per chi si è visto improvvisamente spostata la soglia previdenziale. Nel caso di vittoria del centrodestra, entro quanto tempo avverrà la riforma delle pensioni? Come sarà sostituita la legge vigente?
4. L’abrogazione della Legge Fornero sarà il primo provvedimento del consiglio dei ministri guidato da Salvini. Andare in pensione dopo quarant’anni di lavoro tornerà immediatamente ad essere un diritto sacrosanto. Dopodichè nel nostro programma intendiamo ripristinare la famosa quota 100, tra età anagrafica e anni di contribuzione, oltre che reinserire le pensioni di vecchiaia come previste prima della sciagurata Riforma del 2012. Sappiamo dove trovare le coperture, che ovviamente richiederanno importanti interventi strutturali nella spesa pubblica. Sul medio periodo lavoreremo ad un Testo Unico che racchiuda e semplifichi la giungla di norme, spesso disomogenee, che oggi compongono la disciplina previdenziale.
5. Lei ha spesso criticato Bruxelles e l'impianto generale dei trattati europei, definendo l'euro una "moneta sbagliata" che ha favorito quasi esclusivamente la Germania, riducendo la sovranità del nostro Paese in ambito economico, finanziario e commerciale. Come pensa di poter recuperare queste quote di sovranità ceduta?
5. Potrei elencare le mille partite internazionali in cui oggi il contributo dell’Italia è fondamentale, dalle missioni militari, fino al complesso intreccio industriale che vede il nostro Paese come perno europeo in molti settori: dalle materie prime, alla tecnologia di precisione, fino alle grandi commesse cantieristiche dell’industria pesante, civile e militare. Non ci manca niente per iniziare a farci rispettare da Francia, Germania e dall’Unione tutta. Bisogna solo volerlo fare. Fino a oggi i governi PD si sono accontentati delle briciole, per distribuire inutili bonus a pioggia. Noi faremo subito capire che la musica è cambiata, a cominciare da un elemento giuridico nel nostro programma comune che chiarirà le nostre intenzioni: per noi la Costituzione Italiana prevarrà sulla legge Comunitaria. Cosa vuol dire? Che in Italia decideranno gli italiani, non più i burocrati di Bruxelles o i banchieri di Francoforte.
6. Oggi, giovani, meno giovani e pensionati italiani fuggono all'estero per cercare nuove prospettive verso Paesi ritenuti più vivibili e meritocratici. Chi resta molto spesso non riesce a formare una famiglia, se non con l'aiuto di nonni e genitori, ovvero di ciò che rimane del risparmio accumulato in passato. Come pensa di ripristinare nel nostro Paese uno Stato sociale sostenibile e capace di ridare fiducia e speranza nel futuro agli italiani?
6. Anche qui la priorità del mio governo sarà quella di intervenire sulle politiche sociali che guardano al futuro, che garantiscano un po’ di normalità ai giovani perché possano creare nuove famiglie: asili nido gratis sul modello francese, un salario minimo che spazzi via i contratti che pagano i lavoratori 3 euro all’ora, una tutela più forte per le madri con contratto precario o artigiano, sono solo alcune misure che non nascono da studi sociologici, ma dalla realtà viva e concreta delle persone che incontro tutti i giorni nelle piazze di tutta Italia.
7. "George Soros e i suoi miliardi pro-clandestini saranno messi al bando in Italia: persona (e soldi) indesiderati". Così si leggeva in un post pubblicato lo scorso dicembre nella Sua pagina Facebook. Quali sono i legami tra il magnate americano di origine ungherese e i flussi migratori degli ultimi anni verso le nostre coste? Più in generale, perché ritiene Soros così pericoloso? I suoi alleati di centrodestra sarebbero d'accordo con un provvedimento del genere?
7. Soros ha un pregio. Non si nasconde. Basta andare a vedere le finalità della sua fondazione, che sono pubbliche su internet, per comprendere senza tema di equivoci, complottismi e ipocrisie che il suo sogno è una società dove le differenze tra le civiltà vengono annullate, in nome di un meticciato globale, ovviamente funzionale ai pochi padroni del vapore. Le multinazionali, le grandi banche, i fondi speculativi desiderano un mondo che si ripeta ovunque uguale, in formato standard ad ogni latitudine, proprio come i loro prodotti. Noi invece crediamo ancora nelle identità, nei popoli, nelle culture che da sempre creano la ricchezza del mondo, puntando sull’unicità e originalità di ogni territorio, di ogni accento, di ogni prodotto creato dalle mani di un uomo e non dall’algoritmo artificiale che governa un braccio meccanico.
Ettore Bertolini - Andrea Fais - Agenzia Stampa Italia