(ASI) “Non bastano i voti del centrosinistra per superare il 50 per cento dei votanti. Dobbiamo convincere anche quelli dall’altra parte”.
È quanto dichiara il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano ‘La Repubblica’. “Noi dell’Italia dei Valori – afferma - siamo quelli che hanno raccolto le firme, che hanno messo in piedi il comitato referendario e hanno sudato sette camicie per arrivare fin qui. Abbiamo come obiettivo la riuscita dei referendum che devono dire se sia giusto o meno cancellare le leggi su acqua, nucleare e legittimo impedimento”. “Dobbiamo de-pietrizzare e de-berlusconizzare i quesiti – spiega il leader dell’IdV – sono temi che interessano tutti gli italiani, a qualunque schieramento o partito appartengano. Non è la battaglia di una parte politica come cerca di far credere il centrodestra, non cadiamo nella trappola. Sono leggi senza senso né logica. Si vota per decidere se fra mille anni questo Paese avrà ancora le scorie nucleari oppure no. Pdl e IdV tra mille anni non ci saranno più. È molto di più di una guerra tra partiti”. “Ho senso di responsabilità – prosegue Di Pietro – mi hanno sempre criticato perché sono un po’ contadino. Avrò pure le scarpe grosse ma il cervello funziona. Da magistrato ho scoperchiato la corruzione della Prima repubblica, da politico ho denunciato l’anomalia di Berlusconi. Tutti a dire: non esagerare”. “Adesso – conclude – vado in controtendenza. Smetto di rincorrere Berlusconi, abbandono i movimenti dei grillini. Mi assumo la responsabilità di creare una fase nuova non contro il Cavaliere, ma per il futuro del Paese”.