(ASI) "Dal primo convegno delle Ater del Lazio, che si è svolto a Monte Compatri, è scaturita la proposta di una riforma organica di queste aziende, una proposta che presto presenteremo in Giunta e in Consiglio”. E’ quanto dichiara in una nota l’assessore alle Politiche per la casa della Regione Lazio, Teodoro Buontempo.
“I punti principali del documento – sottolinea Buontempo - riguardano una nuova normativa sulle vendite e gli affitti, la ridefinizione dei diritti e dei doveri degli inquilini e del personale amministrativo delle Ater, la trasformazione delle Ater stesse in aziende pubbliche a capitale misto, l’elaborazione di nuove strategie di reperimento delle risorse economiche, la valorizzazione e una gestione più produttiva del patrimonio immobiliare esistente, la riconsiderazione dei canoni di locazione, la possibilità di applicare anche per le case Ater il riscatto degli alloggi, una diversa organizzazione interna alle Ater, con l’unificazione delle avvocature e una centralizzazione dei costi e l’opportunità di fornire servizi agli enti pubblici, tra cui anche i Comuni. L'impegno che è stato preso durante questi due giorni di incontri - continua Buontempo - è quello di porre fine all'attuale giungla legislativa per dare ai cittadini risposte chiare sul fronte sempre più caldo dell’emergenza abitativa, che sta pericolosamente coinvolgendo anche studenti universitari, giovani, anziani e disabili. Le Ater devono diventare protagoniste di una fase nuova, non gestendo soltanto l’ordinaria amministrazione ma contribuendo a cambiare il rapporto di lavoro con l’ente regionale. Servono altre regole – prosegue Buontempo – e cambiare la legge regionale sulla gestione del patrimonio immobiliare delle Ater è ormai una priorità. Non è concepibile che chi ha un reddito di 100 mila euro possa continuare ad abitare in un alloggio Erp. Sarà anche necessario ridurre a tre componenti il consiglio di amministrazione delle Ater, generalmente composto da sette consiglieri. E più attenzione dovrà essere posta sul problema dei subentri, per garantire il livello di parentela giusto che dà diritto a prendere possesso dell’abitazione. Si tratta di un aspetto importante, questo, perché è proprio dalla cattiva gestione dei subentri che si genera una quota consistente di morosità”.
Secondo Buontempo “è iniziato un nuovo corso per l’edilizia residenziale pubblica e in questa prospettiva intendo lavorare in sinergia con chi il problema casa lo vive sulla propria pelle, ogni giorno, e magari scende in piazza per protestare e far valere le sue ragioni. Aprirò, quindi, un dialogo forte anche con i movimenti di lotta per la casa, oltre a rinnovare su nuove basi quello già esistente con i sindacati di categoria. Il futuro delle Ater – aggiunge l’assessore regionale alla casa - passa anche attraverso due strumenti innovativi previsti dal piano nazionale di edilizia abitativa, e cioè il progetto di finanza e i fondi immobiliari, che la Regione Lazio intende perseguire per realizzare nuovi alloggi non solo di edilizia sovvenzionata ma anche di edilizia sociale e privata”.
Infine i Comuni, che, spiega Buontempo, “ci dovranno ascoltare e attivare le procedure necessarie, previste anche dalla legge sul Piano casa attualmente in discussione al Consiglio regionale, per mettere a disposizione le aree extra standard, ovvero quella parte concessa dal privato e resa disponibile al Comune per la realizzazione di abitazioni di edilizia sociale a canone sostenibile".