Il 15 giugno a Roma “PATRIA” è scesa in piazza per dire NO allo “IUS SOLI” e contro chi vuole un’Italia capovolta.
(ASI) Roma - <<Il 15 giugno siamo scesi in piazza a Roma per dire NO allo “IUS SOLI” >> hanno dichiarato il coordinatore romano Roberto Fedeli e Alfredo Iorio presidente nazionale del Movimento “PATRIA” << E’ una legge che non rappresenta un’esigenza primaria per l’Italia in questo momento di grave difficoltà economica e sociale ma, come nel caso della legge sulle Unioni Civili (tra coppie dello stesso sesso), rappresenta invece una vera e propria “cambiale” elettorale che il governo a guida PD deve saldare per ripagare il consenso a suo tempo avuto. In Italia serve ben altro, dal 2011, i governi non eletti che si sono succeduti, hanno “capovolto” l’Italia:Il tasso di disoccupazione è stabilmente intorno al 12%, il debito pubblico cresce sempre, milioni di italiani sono in stato di povertà, è in atto una vera e propria invasione da parte di “migranti” e i vincoli dell’Unione Europea sono sempre più penalizzanti. I diritti fondamentali come la casa, il lavoro, la salute e la sicurezza, sanciti dalla tanto decantata Costituzione, non sono garantiti agli Italiani e con l’approvazione dello “Ius Soli” si regalerebbe la cittadinanza a chi ha una diversa cultura, differenti usi, costumi, tradizioni e soprattutto visioni della vita e della società che quasi nulla hanno a che vedere con la storia della nostra Nazione e della nostra Civiltà. In questo momento in cui l’Italia viene vista come lo stuoino fuori della porta dell’Europa e sul quale, dopo aver strofinato le scarpe, restano le impurità c’è bisogno di ben altre leggi che dello “Ius Soli” per restituire dignità al popolo e tutelare l’integrità della nostra patria.>>
Per questo davanti al Senato il movimento “PATRIA” insieme ad altre forze politiche e associazioni ha manifestato contro la possibile approvazione di tale legge e intraprenderà ogni ulteriore iniziativa per farla comunque decadere.
<<Non basta nascere in Italia da genitori stranieri di cui almeno uno sia titolare del diritto di soggiorno permanente per diventare italiani>> concludono il coordinatore regionale Niccolò Fracchia e il coordinatore provinciale Simone Del Mastro <<la cittadinanza italiana non può essere regalata indiscriminatamente a chiunque ma unicamente a chi dimostra di essere realmente integrato nella nostra comunità, di provenire da culture assimilabili a quella europea e di essere favorevole alla convivenza.>>
Bisogna garantire i diritti fondamentali come la casa, il lavoro, la salute e la sicurezza prima agli Italiani.
Il 15 giugno a Roma “PATRIA” è scesa in piazza per dire NO allo “IUS SOLI” e contro chi vuole un’Italia capovolta.
<<Il 15 giugno siamo scesi in piazza a Roma per dire NO allo “IUS SOLI” >> hanno dichiarato il coordinatore romano Roberto Fedeli e Alfredo Iorio presidente nazionale del Movimento “PATRIA” << E’ una legge che non rappresenta un’esigenza primaria per l’Italia in questo momento di grave difficoltà economica e sociale ma, come nel caso della legge sulle Unioni Civili (tra coppie dello stesso sesso), rappresenta invece una vera e propria “cambiale” elettorale che il governo a guida PD deve saldare per ripagare il consenso a suo tempo avuto. In Italia serve ben altro, dal 2011, i governi non eletti che si sono succeduti, hanno “capovolto” l’Italia:Il tasso di disoccupazione è stabilmente intorno al 12%, il debito pubblico cresce sempre, milioni di italiani sono in stato di povertà, è in atto una vera e propria invasione da parte di “migranti” e i vincoli dell’Unione Europea sono sempre più penalizzanti. I diritti fondamentali come la casa, il lavoro, la salute e la sicurezza, sanciti dalla tanto decantata Costituzione, non sono garantiti agli Italiani e con l’approvazione dello “Ius Soli” si regalerebbe la cittadinanza a chi ha una diversa cultura, differenti usi, costumi, tradizioni e soprattutto visioni della vita e della società che quasi nulla hanno a che vedere con la storia della nostra Nazione e della nostra Civiltà. In questo momento in cui l’Italia viene vista come lo stuoino fuori della porta dell’Europa e sul quale, dopo aver strofinato le scarpe, restano le impurità c’è bisogno di ben altre leggi che dello “Ius Soli” per restituire dignità al popolo e tutelare l’integrità della nostra patria.>>
Per questo davanti al Senato il movimento “PATRIA” insieme ad altre forze politiche e associazioni ha manifestato contro la possibile approvazione di tale legge e intraprenderà ogni ulteriore iniziativa per farla comunque decadere.
<<Non basta nascere in Italia da genitori stranieri di cui almeno uno sia titolare del diritto di soggiorno permanente per diventare italiani>> concludono il coordinatore regionale Niccolò Fracchia e il coordinatore provinciale Simone Del Mastro <<la cittadinanza italiana non può essere regalata indiscriminatamente a chiunque ma unicamente a chi dimostra di essere realmente integrato nella nostra comunità, di provenire da culture assimilabili a quella europea e di essere favorevole alla convivenza.>>