Intervista ASI ad Enrico Rossi, Presidente Regione Toscana e fondatore del Movimento Articolo 1

rossiart1(ASI) Intervista Enrico Rossi, giornalista, ex sindaco di Pontedera, amministratore della Sanità in Toscana, dal 2010 Governatore della Toscana.

Lei che ha fatto una scelta di campo ha fondato Articolo 1 Movimento Democratico e Progressista, a chi si rivolge questo movimento?

Io non me la sentivo più di stare nel PD così per come si era sviluppato per ragioni ideali ho preso una decisione non semplice quella di fondare Articolo 1 perché penso che debba rinascere la sinistra quindi si rivolge a tutto quel popolo che non si riconosce nel PD ed è di sinistra che sta a casa che ha deciso a volte di dare un voto di protesta, ed è un popolo molto vasto, poi da un punto di vista sociale noi vogliamo rappresentare e tutelare i ceti popolari, la parte più debole, più in difficoltà della popolazione: i giovani, i precari, i disoccupati, i lavoratori a cui sono aumentati i ritmi di lavoro e vivono una situazione di difficoltà e sono arretrati in diritti e in salario e anche al vasto mondo delle partite iva, degli artigiani e delle piccole imprese, si sente il bisogno di una prospettiva di cambiamento più forte, non basta gestire l’esistente, non basta fare gli interessi dei più forti, come è stato fatto fino ad ora c’è bisogno di una sinistra che riprenda a fare il suo mestiere.

Oltre che un bravo amministratore della Regione Toscana, Lei ha anche fatto attenzione al territorio, dove i problemi si manifestano e sono vissuti vicino dalla gente, ci illustra alcuni punti cardine del programma politico del movimento per rispondere ai principali problemi dei cittadini?

Il primo punto per noi è anziché spendere in bonus pensiamo che bisogna riprendere a fare investimenti pubblici, il territorio ha bisogno degli edifici e delle scuole che non sono in sicurezza, l’assetto idrogeologico che lascia a desiderare, alle città che devono essere risanate. Il territorio ha bisogno di miliardi di investimenti pubblici che i migliori economisti dicono essere la miglior ripresa , noi potremmo crescere il doppio semplicemente evitando di distribuire mance e bonus come ha fatto Renzi e mettendo quei soldi sugli investimenti, crescere il doppio vuol dire anche ridurre il debito vuol dire anche avere più occupazione stabile, non come è accaduto fin ora in cui finché ci sono stati i soldi c’è stato l’amore, finiti i soldi finito l’amore.

Qual è la vostra posizione sulla legge elettorale e qual è il vostro giudizio sul PD c’è davvero dietro l’angolo un nuovo patto tra Renzi e Berlusconi?

E’ un ‘Renzusconi’, questo, io credo che la politica delle larghe intese debba cessare, c’è bisogno di una sinistra robusta e forte nei suoi ideali e nella rappresentanza di un certo mondo, soprattutto il mondo del lavoro, se vogliono fare un accordo lo facciano ma non credo possano convincere molti, mi sembra una mossa molto sbagliata di chiusura di autodifesa per far rivivere nuovamente Berlusconi e penso che per la gran parte della sinistra non sia certo la scelta migliore.

Come giudica la richiesta che ci propone l’Ue di aumentare la tassa della prima casa e l’IVA.

In questo caso l’Ue dice cose di sinistra, la patrimoniale penso che sia una cosa da fare, tutelando i ceti più deboli come già aveva previsto Prodi, il fatto che io non paghi l’IMU mi sembra scandaloso non mi cambierebbe la vita e potrebbe invece servire a finanziare meglio la legge sulla povertà, noi abbiamo 5 milioni di poveri, per ora per i soldi che abbiamo messo riusciremo a coprire solo 1 milione e 200 mila.

Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia

Riprese effettuate da Antonio Veschini

 

 
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