(ASI) ROMA, - “La battaglia del M5S contro i privilegi dei grandi sindacati passa anche dall’attacco al parassitismo di alcuni patronati che non devono più prendere fondi pubblici senza controlli veri ed efficaci sul loro operato, soprattutto all’estero.
Il ministero del Lavoro non può girarsi dall’altra parte, deve vigilare sulla qualità dei servizi erogati e tutelare i cittadini”. Lo dicono i deputati M5S che, per bocca della portavoce Tiziana Ciprini, hanno interrogato oggi, con un question time in aula, il ministro Poletti circa la vicenda dell’Inca-Cgil di Zurigo che tra il 2001 e il 2009 avrebbe intascato i risparmi e le pensioni di oltre 70 emigranti. Una truffa per cui nel settembre 2015 è stato condannato a 9 anni di detenzione e al risarcimento delle vittime Antonio Giacchetta, allora direttore di quel patronato.
“C’è una grave inadempienza ministeriale, relativa all’attività ispettiva - rincara Ciprini - Le parole di circostanza di Poletti non ci bastano, è surreale sentirlo adesso sostenere che la politica aveva controllato e tutto risultava in ordine. Pratiche gonfiate, numeri taroccati, firme mancanti: i comportamenti dei patronati sono stati spesso scorretti e mai censurati. Anche a Zurigo quella struttura ha cambiato nome e prosegue in tranquillità, mentre la Cgil continua a incamerare un’ampia fetta di una torta che complessivamente vale circa 40 milioni l’anno”.
“Ora chiediamo che il ministero si faccia carico del dramma dei pensionati truffati e scaricati dalla Cgil, che dia un giro di vite ai controlli e che valuti una rivalsa nei confronti della Inca-Cgil”, conclude Ciprini.