(ASI) Pescara – Il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha appreso di essere stato sottoposto ad un indagine per il recupero del complesso “Ex Cofa” accanto al Porto di Pescara.
A tal proposito, per capire la posizione del Governatore d'Abruzzo sulla vicenda, riassumiamo brevemente cosa ha scritto e dichiarato in un video sul suo profilo di Facebook:
“Ho letto sulla stampa che questa iniziativa di accertamento della verità prende origine da una o due denunce di figure politiche del Comune di Pescara e della Regione ed è chiaro che al bombardare di denunce si attivi anche il sistema giudiziario.
Qual'è a tal proposito la mia posizione: al massimo una denuncia di motivazione politica riproduce una verosimiglianza che nulla ha a che fare con la verità e men che meno col fatto penale. Per me la sorgente della verità coincide con la documentalità – ha specificato il Governatore della Regione – che si ricava dopo studi ed accertamenti e questi mi permettono di dire che siamo di fronte ad un fatto non penale, siamo davanti al massimo ad una verosimiglianza che nulla ha a che fare con la verità.
Il tutto riguarda – ha proseguito D'Alfonso – un atto amministrativo definitosi nel 2012 a seguito del quale ci sono stati degli atti amministrativi a tutela della mitigazione del rischio idraulico dei quali spero tutti prendano atto e consapevolezza.
Ma parliamo di un non fatto penale -ha dichiarato il Governatore - che verrà alla luce dopo il lavoro genuino degli organi giudiziari che l'ordinamento prevede. Per quello che ho fatto in quel sito, recuperato all'uso della città di Pescara, dopo anni di incuria, mi aspettavo piuttosto la cittadinanza onoraria.
Se è vera la notizia – ha concluso D'Alfonso - ne sarà subito vera un'altra: la posizione assolutamente meritoria della Regione che ha demolito un manufatto abbandonato e divenuto ricovero per senzatetto, oltre che oggetto d'emergenza ambientale. Per questo motivo, attendo con insuperabile tranquillità l'evolversi della vicenda che giudico documentalmente improbabile”.
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia