(ASI) L’Italia intensifica i suoi sforzi per risolvere la crisi libica. Sul piano militare, partecipando ad azioni aeree mirate a indebolire le forze armate del regime;
sul fronte umanitario, con una nuova operazione per assistere i feriti; sul fronte diplomatico, con le continue consultazioni del Ministro Franco Frattini con i partner internazionali, come quella con l’Inviato Speciale dell’ONU, in vista della seconda riunione del Gruppo di Contatto in programma a Roma il 5 maggio, che sarà presieduta dallo stesso Frattini insieme con il Primo Ministro e Ministro degli Esteri del Qatar, Sheik Hamad Bin Jassim Bin Jabr Al-Thani.
La decisione italiana di azioni aeree mirate in Libia contro le forze armate di Gheddafi, ha spiegato Frattini nei giorni scorsi alle Commissioni Esteri e Difesa del Parlamento, rappresenta "il naturale sviluppo" della linea perseguita già da marzo, e "certamente nel rispetto della risoluzione Onu" che "consente tutte le azioni necessarie a proteggere la popolazione civile". Inoltre, ha ricordato Frattini, oltre agli alleati e alla Nato sono stati i rappresentanti del Consiglio nazionale transitorio di Bengasi ad "invocare con forza e insistenza un sostegno anche militarmente più flessibile da parte dell'Italia". E gli interventi aerei italiani, ha reso noto il comando di “Unified Protector”, hanno portato “grandi benefici alle operazioni”.
Sul versante diplomatico, il Ministro Frattini ha incontrato a Roma l'inviato delle Nazioni Unite in Libia, Abdelilah al Khatib. Nel corso del colloquio sono state discusse le prospettive per un cessate il fuoco e una soluzione politica che garantisca una Libia unita, democratica e prospera. In tale ottica è stata anche auspicata l'apertura nei tempi più brevi possibile di corridoi umanitari sotto il controllo delle Nazioni Unite per venire incontro alle esigenze più immediate della popolazione. L'Inviato Speciale delle Nazioni Unite ha chiesto di mantenere uno stretto coordinamento con l'Italia nella gestione della crisi libica e ringraziato il Ministro Frattini per lo sforzo della Cooperazione italiana nel fornire assistenza e individuare settori di intervento a sostegno della crescita economica.
Intanto oggi ha preso il via una nuova operazione umanitaria a favore della popolazione libica promossa dalla Cooperazione Italiana con il supporto logistico e operativo del Ministero della Difesa e l’attiva partecipazione della Regione Lazio tramite l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma. L’obiettivo è di prestare cure mediche in Italia ed in Libia alla popolazione civile vittima del conflitto in corso, come richiesto dal Presidente del Comitato Nazionale ad Interim libico, Mustafa Abdul Jalil, nel corso della sua ultima visita a Roma.
Questa mattina un C130 dell’Aeronautica Militare, attrezzato per il trasporto di feriti, è decollato da Pratica di Mare alla volta di Milano con il compito di rimpatriare in Libia i primi 15 cittadini libici dimessi, dopo appropriate cure specialistiche, dalle strutture ospedaliere della Regione Lombardia dove erano stati ricoverati lo scorso 8 aprile a seguito di un volo umanitario della Cooperazione Italiana. Lo stesso velivolo proseguirà alla volta di Bengasi con l’obiettivo di prendere a bordo altri 25 feriti, tra cui minori, e 4 accompagnatori che verranno accolti per cure presso il San Camillo-Forlanini di Roma. A bordo del C130 vi sarà anche l’Inviato del Ministro Frattini per le Emergenze Umanitarie, Margherita Boniver, che con l’occasione avrà incontri in loco.