Roma, IV municipio: In corso il trasferimento dei migranti da via Cupa dopo la chiusura del centro. Antonini (Sovranità): "Che via del Frantoio non diventi un altro Baobab."

(ASI) Roma – "Ci auspichiamo che il centro d'accoglienza di via del Frantoio non diventi un altro Baobab." – è quanto dichiara nella nota Mauro Antonini, segretario regionale del Lazio per Sovranità, a seguito del trasferimento di una decina di migranti nel centro di via del Frantoio n. 44/a dopo la chiusura per motivi di

sicurezza del Centro Baobab di via Cupa – "Da mesi ci battiamo per la chiusura della struttura di accoglienza, ex sede dei Vigili Urbani, che si trova accanto ad un secondo centro denominato S.P.R.A.R. e gestito da una cooperativa legata a Salvatore Buzzi e che, come se non bastasse, si trova nei pressi della Scuola Materna Fabio Filzi. All'interno della struttura in questione sono stati dichiarati 55 ospiti ma in verità, compresi una trentina di 'transitanti', il numero sale a quota 80. Numero che inevitabilmente salirà, data l'esigenza di trovare una sistemazione provvisoria ai profughi dell'ex centro di via Cupa, in attesa di raggiungere il Nord Europa." – conclude – "Rivolgo un invito speciale al Commissario Straordinario, dr. Paolo Tronca, e al Prefetto di Roma, dr. Franco Gabrielli, a fare un sopralluogo nel centro di via del Frantoio n. 44/a per rendersi conto anche delle condizioni in cui i rifugiati sono costretti, riflettendo in questo modo sull'umanità che serbiamo loro in questi centri e sulla reale utilità di continuare ad investire a livello economico e di risorse umane nell'accoglienza di richiedenti asilo, quando basterebbe considerarli rifugiati europei, lasciandoli quindi liberi di raggiungere la meta scelta senza applicare quanto previsto col Trattato di Dublino.".

 

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