(ASI) "Il dottor Cascini confonde pericolosamente il ruolo dei poteri dello Stato e delle parti politiche. Il giudizio di un partito politico nei confronti di comportamenti che giudica persecutori nei confronti del proprio leader, del quale il partito stesso si assume la responsabilita’, non si estende per analogia ne’ al governo ne’ al Parlamento.
La legittimazione del governo e del Parlamento a fare una riforma proviene dall’espressione della sovranita’ del popolo. Il fatto che il segretario del sindacato dei magistrati italiani pensi di poter contrapporre alla legittimazione democratica un altro principio di legittimazione di natura storico-morale conferma l’esistenza, l’attualita’ e la gravita’ dei rischi piu’ volte denunziati".
Lo ha affermato il vicepresidente dei senatori Pdl, Gaetano Quagliariello, replicando con una nota alle parole del segretario dell’Anm, Giuseppe Cascini il quale ha detto che il Pdl non e’ legittimato a fare alcuna riforma.
"Il fatto poi che il segretario dell’associazione unitaria di tutti i magistrati italiani parli da uomo di sinistra, e anzi dia suggerimenti su cio’ che la sinistra deve e non deve fare per opporsi all’altra parte politica mette in luce quanto sarebbe irresponsabile per quanti si trovano a militare da quell’altra parte, sottovalutare il pericolo di tale azione. Siamo certi che il dottor Cascini non rappresenta la totalita’ e neppure la maggioranza dei magistrati italiani. Nondimeno , la sua funzione sindacale rende le sue dichiarazioni gravissime al punto da sollecitare un immediato intervento del Consiglio superiore della magistratura".