(ASI) Perugia - Il candidato di centro-destra alla presidenza della Regione Umbria, Claudio Ricci, è "l'espressione di un modello civico che funziona".
Così, la deputata di Scelta Civica Adriana Galgano saluta la discesa in campo di Cambiare in Umbria, una delle tre liste civiche che appoggeranno il sindaco in carica di Assisi il prossimo 31 maggio, annunciando il sostegno della sua formazione politica a Giovanni Ceccotti, attualmente consigliere comunale a Terni (Progetto Terni), in corsa per l'elezione al consiglio regionale. "Giovanni Ceccotti è una persona seria, che rappresenta un modo nuovo di fare politica" ossia quello di "mettere a disposizione della pubblica amministrazione le proprie competenze" nei settori del lavoro, dell'industria e della società civile in generale.
"Ci siamo dovuti scontrare con forti resistenze interne al nostro gruppo in sede nazionale", hanno tenuto a precisare sia la stessa Adriana Galgano che l'avvocato Michele Ricciardi, segretario regionale di Scelta Civica. Soltanto in Umbria e in Liguria, infatti, il partito guidato da Enrico Zanetti si troverà ad appoggiare il centro-destra, interrompendo così la generale continuità geografica sancita dal patto nazionale di governo stretto con il PD di Matteo Renzi. "La nostra scelta locale è coerente con il nostro modo di interpretare la politica - ha risposto Adriana Galgano ai presenti - che si pone in discontinuità con le logiche cristallizzate dei partiti tradizionali, fondate sull'appartenenza più che sulla competenza".
I dati elencati dall'onorevole parlano di un PIL pro-capite regionale inferiore del 20% rispetto a quello delle altre regioni del Centro Italia, di 281 aziende fallite e di circa 5000 posti di lavori perduti solo negli ultimi due anni, ma anche di una regione che - secondo i dati della Corte dei Conti - è la terza in Italia per esposizione da derivati. "Sono sette i passaggi che abbiamo discusso con Claudio Ricci, ma in particolare - precisa la Galgano - tengo a sottolineare quello relativo alla creazione di un sistema di coordinamento con Bruxelles per la facilitazione delle politiche di investimento in settori chiave quali la ricerca, l'innovazione e la modernizzazione degli atenei", improntando, dunque, l'intera campagna elettorale sulle parole-chiave del merito e della competenza.
Come protagonista nel panorama umbro dell'impresa e artefice del recente piano di Public Company (azionariato popolare) messo in campo per salvare il polo siderurgico ternano dalla chiusura, Giovanni Ceccotti ha così dimostrato di avere le carte in regola per guidare, da capolista, un progetto che, sulla scorta di quanto affermato da Adriana Galgano, deve rappresentare "un volano", "un laboratorio" di idee e proposte capaci di trasferire le singole professionalità nell'agone della politica. Il consigliere ternano ha rimarcato il carattere "realmente civico" di Cambiare in Umbria, che non ha nulla in comune con "la tipica lista civica del passato, creata ad hoc - ha aggiunto Ricciardi - per inserire amici e parenti del candidato presidente".
Ceccotti ha rimarcato e approfondito gli allarmanti indicatori economici e sociali della regione, nella situazione di "estrema difficoltà" che vive l'Umbria con "uno tra i più alti tassi di disoccupazione, giovanile e non". Ha poi spiegato il percorso che lo ha visto impegnato negli ultimi sei anni nell'ambito delle liste civiche del comprensorio e negli ultimi novi mesi con tantissime liste civiche sparse in tutto il territorio regionale, da Terni a Gubbio, da Perugia a Città di Castello, da Castiglione del Lago a Bastia e così via.
In un'atmosfera ottimistica, tutti i candidati hanno dato appuntamento ai propri elettori e alla stampa direttamente a Palazzo Donini, da vincitori, dopo il 31 maggio, quando le urne avranno sancito se anche la Regione avrà cambiato casacca come avvenuto lo scorso anno al Comune di Perugia oppure se tutto sarà rimasto invariato.
Redazione Agenzia Stampa Italia