(ASI) L'odio religioso dei movimenti estremisti si riversa ancora in azioni terroristiche. Stavolta si è abbattuto contro i giovani. Così gli estremisti cercano di accreditarsi e di ritagliarsi un ruolo nel "consorzio del terrore" mondiale a discapito della civiltà e della religione.
Ieri, mentre il sole sorgeva nella città di Garissa, in Kenya, a 150 Km dal confine con la Somalia, un commando armato di jihadisti ha fatto irruzione in un college universitario. A seguito di una catena di esplosioni, sono stati confermati dal ministro dell'interno keniota 147 morti. Queste persone non hanno più visto un'alba. Una violenza senza limiti ha segnato l'irruzione, dai quattro terroristi che si sono fatti esplodere nel college, ai jihadisti che sono penetrati nei dormitori trattenendo come osteggi gli studenti cristiani per tutto il giorno. Una giornata senza fine che si è conclusa dopo le 20:00 dopo un arduo scontro con la polizia locale. L'attentato è stato rivendicato dai miliziani islamici di al-Shabaab. "Non c'è limite all'odio umano ed alla violenza", commenta tristemente il Prof. Foad Aodi, Presidente della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai).
"Questo è solo un singolo episodio di una catena di violenze che è sempre più lunga. Cresce con il crescere del 'consorzio del terrore' dell'Isis e dei movimenti estremisti in Iraq, Siria, Libia, Somalia, Kenia, Yemen ed altri Paesi. Massacrare dei giovani in base alla loro appartenenza religiosa e' una vergogna enorme, segna una grave sconfitta per l'umanità. Con il massacro dei giovani kenioti si spezza il futuro della la Società Civile. Ribadiamo la nostra ferma condanna nei confronti dell'Isis e di qualsiasi movimento terrorista che distrugga l'equilibrio e la convivenza armoniosa tra i popoli. Non c'è più tempo per le parole, dobbiamo lavorare assieme alla diplomazia internazionale per contrastare questi movimenti partendo dalle radici del problema offrendo servizi dove sia indispensabile contrastando il razzismo religioso, l'ignoranza e l'immigrazione illegale. Dobbiamo combattere le guerre e gli scontri che sono in atto su vari livelli, diplomatico, religioso ,popolare, civile e culturale per isolare il terrorismo ed asciugare il campo in cui nuota il consorzio del terrore. Solo così toglieremo ogni alibi ai terroristi ed forma di sostegno economico e mediatico. E' una vergogna che nell'arco del 2014 più di 5000 cristiani siano state uccise e numerosi musulmani ,copti ed ebrei discriminati ed uccisi per la loro fede religiosa .Va fermato il massacro e lo scontro religioso.
La Comunità del Mondo Arabo in Italia mostra tutta la sua solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime di Garissa, e si augura che con questa Pasqua, se pure vivendo un incommensurabile dolore, possano ritrovare almeno un barlume di pace e di speranza". Aggiunge il Presidente Aodi.
Redazione Agenzia Stampa Italia