(ASI) Roma – Dobbiamo rendere obbligatoria l'indicazione inetichetta dell'utilizzo o meno di mangimi OGM per nutrire animali destinati all'alimentazione umana.
Un'esigenza di chiarezza etrasparenza per il consumatore oltre che una sicurezza in più per la salvaguardia della sua salute. Per questo motivo pochi giorni fa ideputati M5S della Commissione Agricoltura hanno presentato una risoluzione atta a creare maggior chiarezza per i consumatori.
Tuttihanno il diritto di sapere quello che mangiano ma fino ad oggi questo non è stato possibile. Per la pentastellata Silvia Benedetti,firmataria della risoluzione: “Ci è stato negato per troppo tempo il diritto all'informazione sui prodotti alimentari. Il consumatoreha il sacrosanto diritto di sapere non solo cosa sta mangiando, ma anche come è stato “trattato” il prodotto d’origine nellevarie fasi di produzione, a partire dalla materia prima. Maggiori saranno le informazioni in suo possesso, maggiormente consapevolisaranno le sue scelte” - e ancora - “Il consumatore di carne e derivati ha il diritto di sapere se la bistecca, l'uovo o ilformaggio che ha nel piatto provengono da un animale alimentato con mangime geneticamente modificato”. L’Italia importa grandiquantitativi di soia e mais OGM dall'estero, che finiscono nei nostri mangimi e questo vuol dire che gran parte dei prodotti, biologiciesclusi, che acquistiamo nei supermercati provengono da animali alimentati a OGM, prodotti DOP e IGP compresi.
Con questarisoluzione ancora una volta il M5S si schiera dalla parte dei cittadini e chiede a gran voce al Governo di rendere obbligatoria,nei prodotti alimentari di origine animale e derivati, l’indicazione relativa alla presenza di organismi geneticamente modificati nellamangimistica usata per l’alimentazione animale.
Redazione Agenzia Stampa Italia