(ASI) Roma - Un esposto per danno erariale alla Corte dei Conti contro il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e contro gli amministratori regionali e governativi responsabili dell'onerosa procedura d'infrazione europea per quanto attiene ai rifiuti.
L'iniziativa è dei deputati del M5S perchè, sostengono, "non è ammissibile che a pagare siano i cittadini dato che i responsabili sono gli amministratori che non hanno affrontato e risolto adeguatamente questo annoso problema".
Lo hanno detto i deputati del M5S in Commissione Ambiente e Politiche Comunitarie riunite proprio in occasione dell'audizione del ministro Galletti.
Il quale, dal canto suo, ha spiegato che - a differenza da quanto egli stesso daveva detto e comunicato non più tardi di dieci giorni fa - non è vero che l'Italia non pagherà un euro. Ma, come i deputati del M5S in commissione Ambiente avevano già verificato, i primi 40 milioni di euro saranno certamente dovuti all'Unione europea a causa della sentenza della Corte di giustizia.
In risposta all'esposto depositato ieri dal M5S (su iniziativa della deputata M5s Claudia Mannino), il ministro ha fatto sapere che il Ministero dell'Economia si rivarrà sulle regioni inadempienti.
Il M5S ha anche richiesto a gran voce che il ministero fornisca finalmente la lista dei comuni interessati dalla procedura d'infrazione. Lista che dopo anni di infrazioni sotto verifica dall'Unione Europea, a tutt'oggi è "desaparecida".
Redazione Agenzia Stampa Italia