(ASI) Dopo le tante polemiche innescate dal decreto Milleproroghe e l'autorevole parere negativo del Presidente della Repubblica, il Partito Democratico torna a criticare il maxiemendamento.
Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati PD commenta il voto di fiducia sul Milleproroghe affermando: ""L'ennesimo voto di fiducia non é altro che l'ennesima prova di confusione e di debolezza di un governo che, temendo e disprezzando il Parlamento, fa approvare un forfait di norme sulle quali non c'è neanche pieno accordo nella maggioranza. Le trattative pomeridiane e notturne hanno portato a un Milleproroghe ricco di spunti per gli avvocati che vorranno impugnare questa o quella norma. Non in nostro nome, comunque".
Antonio Lirosi, capo del Dipartimento per la regolazione del mercato per il Ministero dello Sviluppo Economico, polemizza sul provvedimento contenuto nel decreto in cui si blocca la restituzione ai correntisti delle somme illegittimamente addebitate dalle banche a causa della capitalizzazione degli interessi su un capitale. "E' una vergogna, per come è stata decisa e soprattutto per il suo contenuto con effetto retroattivo, la norma inserita nel maxiemendamento del Governo al Milleproroghe che blocca la restituzione ai correntisti delle somme illegittimamente addebitate dalle banche a causa dell’anatocismo -"afferma Lirosi - "Una norma che equivale ad affossare definitivamente i diritti dei consumatori nel nostro Paese, in quanto annulla sentenze che nel corso di un decennio di contenzioso avevamo dato ragione alle associazioni dei consumatori e a migliaia di cittadini. Basterebbe soltanto questo aspetto per sfiduciare un governo che, oltretutto, inserisce una disposizione di tale portata senza consentire un minimo di esame alle Commissioni parlamentari. E' poi oltremodo grave che il ministro Tremonti abbia mantenuto questa norma scandalosa nel maxiemendamento presentato ieri sera, nonostante le indicazioni sulla costituzionalità di tale prassi legislativa formulate dal Presidente delle Repubblica. Il governo ha chiesto la fiducia anche per far digerire a molti deputati della maggioranza un intervento che procurerà un danno grave a migliaia di piccole imprese e famiglie che avevano pagato ingiustamente alle banche migliaia di euro a titolo di interessi".