(ASI) «Le "armi straordinarie" più volte annunciate dal governatore della BCE Draghi rischiano di trasformarsi nell'ennesimo favore alla Germania di Angela Merkel.
Come ben riportato oggi da 'Il Sole 24 Ore', e non dalla 'Gazzetta euroscettica', le misure di quantitative easing, ovvero l'acquisto di titoli di Stato dei Paesi dell'Eurozona da parte di Francoforte, avverrebbero in base alle quote detenute da ciascuna banca centrale nazionale. Questa versione è confermata dal vicepresidente della BCE Costancio. Bankitalia detiene il 17,6% delle quote BCE ma i BTp italiani rappresentano il 25,6% del debito pubblico totale. Ipotizzando una misura per 200 miliardi di euro, la BCE acquisterebbe soltanto il 2% dei BTp italiani, a fronte del 4% di Bonos spagnoli o del 5% di Bund tedeschi. In pratica il 'bazooka' di Draghi finirebbe con l'avere un impatto positivo minimo sulle finanze italiane e favorirebbe invece ancora una volta i tedeschi. Noi continuiamo a ritenere che la gabbia dell'Euro vada abbattuta ma, se non si ha il coraggio di farlo, pretendiamo almeno che il Governo italiano si impegni in sede europea per ottenere che il criterio di acquisto dei titoli sia proporzionato al debito pubblico di ciascuno Stato e non alle quote detenute in BCE, evitando così l'ennesima beffa».
È quanto dichiara Carlo Fidanza, già capodelegazione di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale al Parlamento Europeo e componente dell'ufficio di presidenza del partito.
Redazione Agenzia Stampa Italia