(ASI) «Il tema della riforma del mercato del lavoro non si può affrontare parlando semplicemente dell’abolizione dell’art 18, che è un tema ideologico e che ormai riguarda una parte infinitesimale dei lavoratori italiani: la stragrande maggioranza dei lavoratori infatti non solo non ha mai visto l’articolo 18 ma non ha proprio mai visto i diritti.
Parlare solo di articolo 18 funziona per il sindacato perché i lavoratori coperti dall’articolo 18 sono per lo più i lavoratori sindacalizzati. A noi, invece, piacerebbe parlare di un sistema nel quale l’articolo 18 se c’è deve essere per tutti, se non c’è deve non esserci per tutti».
È quanto ha detto il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni, interpellata dai giornalisti nel corso della seconda giornata di Atreju, in corso all’isola Tiberina a Roma.
«Bisogna uscire dall’impostazione ideologica e parlare di problemi degli italiani. La grande sfida che attende l’Italia è di superare quelle discriminazioni che fino ad oggi sono esistite tra lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, tra chi aveva tutte le garanzie e tra milioni di lavoratori esclusi da ogni forma di diritto. Siamo per costruire un sistema che valga per tutti. Più è alta l’asticella dei diritti e meglio è ma questi devono essere gli stessi per tutti i lavoratori – ha spiegato Meloni -. Queste sono le rivendicazioni di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale e sulle queste siamo disponibili a dialogare con il governo: se Renzi vuole lavorare in questo senso gli daremo una mano, se Renzi cercherà un compromesso al ribasso tra i vetero-sindacalisti sessantottini e la sua confusione non ci interessa».
Redazione Agenzia Stampa Italia