(ASI) Reggio Calabria – Il premier Matteo Renzi, è tornato in Calabria come aveva promesso, a distanza di tre mesi dall’ultima visita.
Presso la sala conferenze della Prefettura di Reggio Calabria, Renzi ha tracciato un percorso di iniziative e programmi che riguarderanno il sud, con l’intento preciso di far sentire l’apporto dello Stato. Il primo annuncio del premier, è inerente alla situazione delle officine Omeca, l’azienda del gruppo Ansaldo Breda: “Non ci sarà nessuna chiusura, manterremo i livelli occupazionali sino a tutto il 2017. Ho parlato con Moretti che mi ha rassicurato circa la produttività dell’azienda che continuerà dunque il suo lavoro”. Uno dei temi su cui si era concentrata l’attenzione, è lo sviluppo del porto di Gioia Tauro che si occupa solo di transhipment e la creazione della Zona Economica Sociale (ZES): “Il porto sarà inserito nelle misure relative ai porti ed interporti che saranno varate nel prossimo Consiglio dei Ministri, previsto il 29 agosto. Sulla ZES, tuttavia non siamo in grado di poter prendere un impegno per l’approvazione, ma siamo disponibili ad avviare un confronto per valutarne modalità e utilizzo”. Prima di Reggio Calabria, il Premier era stato in visita a Napoli, e successivamente si recherà a Gela e Termini Imerese. Tra gli argomenti trattati da Renzi, anche i fondi comunitari: “Torniamo oggi anche a Palermo e Reggio Calabria per un controllo periodico sul tema dei fondi europei che tanto significano per il Mezzogiorno e per il nostro Paese, tanto più in questi sei mesi di Presidenza dell'Unione. Un’occasione che consente di aprirci ancora di più ai nostri partner dell'Unione e di metterci, più che in vetrina, allo specchio per guardarci un po' meglio, perfino con una punta di spirito critico in più perché siamo esigenti e non indulgenti. E non mi basta più ribadire che Napoli, e il Sud, sono la priorità di un esecutivo che punta su crescita, lavoro, scuola, ambiente e cultura. Perché se bastasse una lista della spesa, avremmo fatto una bella figura, ma non avremmo risolto i problemi che abbiamo davanti. A fronte di una richiesta di impegni il governo risponde non con generici annunci, ma con una assunzione di responsabilità diretta per consentire al sud di recuperare il gap che sconta ogni giorno. Le città devono essere l'hub di questo cambiamento, dalle infrastrutture materiali che saranno la spina dorsale dello "Sblocca Italia" a fine agosto a quelle digitali come la banda larga”. Fuori il palazzo della Prefettura, si è registrata la protesta accesa dei lavoratori dell’Atam, l’azienda di trasporto pubblico reggino, gli Lsu e la Multiservizi, con i dipendenti senza lavoro e stipendi da mesi. Il premier, infine, ha annunciato per il prossimo 7 novembre la data per una nuova visita a Reggio Calabria ed al sud.
Daniela Gangemi – Agenzia Stampa Italia