(ASI) Porre la scadenza dell’8 agosto e poi invocare un referendum-plebiscito manda un messaggio ”preoccupante” e “non rassicurante” ai cittadini e alle opposizioni.
Sulle riforme, Forza Italia ha dibattuto al suo interno e alcuni parlamentarihanno mantenuto una posizione critica, ma come partito abbiamo inteso continuare a sostenere l ’impegno che Berlusconi ha stretto nei confronti del Paese proprio nel cosiddetto Patto del Nazareno. Mettere pero’ una scadenza come quella dell’8 Agosto nell’ambito di un dibattito cosi’ aspro all’interno della seconda Camera dello Stato chiaramente puo’ rappresentare un problema. E quando un Ministro reclama addirittura un referendum, che io vorrei considerare essere uno strumento nella disponibilita’ dei cittadini e delle opposizioni quando non convinti delle scelte dei legislatori e dei governi, e’ abbastanza preoccupante perche’ e’ come se si volesse cercare un plebiscito su una riforma. Non e’ un messaggio rasserenante sia nei confronti degli italiani che della stessa opposizione. Dopodiche’, sicuramente i cittadini vogliono le riforme, ma chiedono soprattutto di uscire da una situazione di difficolta’ che i dati economici continuano a confermare. Percio’, sarebbe opportuno trovare un punto di mediazione per portare avanti sia le riforme costituzionali sia quelle economiche.
Redazione Agenzia Stampa Italia