(ASI) Roma - “L’equo compenso per copia privata del Decreto Franceschini è una misura, o per meglio dire tassa, iniqua e al limite dell’assurdo.
Le sue conseguenze sul mercato erano facilmente prevedibili: l’immediato rialzo dei prezzi di listino su diversi prodotti. Adesso anche il gigante Apple ha ritoccato verso l’alto il costo dei suoi dispositivi e la reazione di Francesco Boccia, che grida allo scandalo brandendo la minaccia della web tax come arma di ritorsione e della Siae, che lo segue a ruota, è assolutamente inopportuna e al limite del ridicolo”.
Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni.
“L’Equo compenso varato da Franceschini- afferma la deputata M5S Mirella Liuzzi - è un provvedimento già bocciato da stakeholder e consumatori che dovrebbe, semplicemente, essere revocato per lasciare spazio a un reale confronto sul tema tra tutti i soggetti interessati, come da più parti affermato nel corso del convegno sul tema organizzato lunedì scorso alla Camera”.
Redazione Agenzia Stampa Italia