(ASI) Strasburgo, 25 giugno 2014 – Ieri in Commissione Migranti, Rifugiati e Sfollati del Consiglio D’Europa, il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento alla risoluzione “The large-scale arrival of mixed migratory flows on italian shores”.
L’emendamento prevedeva di sostituire la parola “campi”, in riferimento a quelli da istituire in Nord Africa al fine di trattare le domande d’asilo e avviare un processo di protezione internazionale nei confronti dei migranti in procinto di salpare, con la parola “centri”. L’emendamento ha avuto parere negativo, dal parlamentare inglese e relatore del testo, Mr. Chope, con la seguente motivazione: “il vostro ministro Alfano ha chiesto specificatamente che si trattasse di campi”. A quali campi si riferisce Alfano? A quelli dell'accordo italo-libico di Berlusconi trasformatisi in veri e propri “campi di concentramento”? Ci chiediamo quale sia la nostra utilità al Consiglio d’Europa se il parere di un Ministro, il più grande collezionista di magre figure della politica italiana contemporanea, abbia maggiore rilevanza del nostro voto in commissione.
Manlio Di Stefano (capogruppo Commissione Affari Esteri e Comunitari del M5S e delegato italiano al Consiglio D’Europa).
Redazione Agenzia Stampa Italia