(ASI) Roma - “Riguardo agli articoli di stampa usciti in queste ore sulla Pdl del Movimento 5 Stelle focalizzata sul ricorso ai vaccini militari, vogliamo precisare che al suo interno non si fa riferimento ai vaccini pediatrici e che non abbiamo mai parlato di “causa”, ma di “collegamento” tra vaccini e malattie.
Al fine di riportare correttamente, e non in modo furbesco e falsato, il reale contenuto della proposta di legge è necessario non solo leggere qualche rigo della premessa, ma l’intero articolato”.
Loaffermano i deputati del Movimento 5 Stelle delle commissioni Difesa e Affari Sociali, ricordando che “il contenuto della proposta di legge è comunque in linea con le conclusioni assunte dalla commissione d’inchiesta dello scorso anno sull’uranio impoverito, conclusioni peraltro approvate anche dai senatori del Pd e del Pdl”.
Nellafattispecie, per il M5S “è centrale la tutela della libertà di scelta: militari e personale della Pa hanno diritto di essere informati sulla tipologia di vaccinazioni cui saranno sottoposti e sugli eventuali effetti collaterali degli stessi. Inoltre, devono poter decidere se fare o meno un vaccino. Ad oggi, questa possibilità non è però prevista; anzi, i militari che rifiutano tale trattamento possono essere persino portati a processo.
Ilproblema della vaccinazione e delle sue modalità è fortemente sentito tra il personale militare il quale, sovente, spostandosi di reparto deve ripetere tutte le vaccinazioni con effetti collaterali crescenti. Noi chiediamo di ovviare a questo problema rendendo obbligatorio il libretto vaccinale e obbligando gli ufficiali medici ad attenervisi. Dunque, respingiamo al mittente qualunque tipo di strumentalizzazione né tanto meno da parte nostra nessuna criminalizzazione dell’utilità sociale dei vaccini”.
Redazione Agenzia Stampa Italia